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Sistemi viventi invisibili: piccoli organismi fuori di noi

By: admin Posted in

Intorno a noi vive un’enorme quantità e varietà di microrganismi. Non si vedono e non si toccano, perciò i ragazzi spesso ne ignorano o almeno ne sottovalutano la presenza ed il ruolo fondamentale nei principali processi del nostro pianeta.
Il percorso, che attraverso attività semplici ed antiche vuole rendere evidente questa presenza, ha per protagonisti alcuni alimenti con i quali siamo quotidianamente in contatto: il pane e il vino.
Il pane fatto in classe permette il primo approccio ai lieviti: la loro osservazione, il loro essere organismi viventi. Il processo di vinificazione che in genere si ha senza l’aggiunta di “nulla” all’uva schiacciata permette il passaggio allo step successivo: viviamo tra tanti invisibili microrganismi.
Il terzo step, attraverso lo studio delle muffe, preziose “alleate” in cucina e nella pattumiera, prova l’esistenza di altri microrganismi oltre i lieviti.

Grado scolastico: Secondaria di primo grado – I e II anno

Obiettivi: 
• Realizzare un percorso didattico laboratoriale con microrganismi per aiutare gli studenti a completare la costruzione del concetto di vivente.
• Individuare attività semplici ed efficaci che consentano di comprendere che i microrganismi – oltre a svolgere un ruolo fondamentale nell’equilibrio degli ecosistemi – sono determinanti nella produzione di alcuni importanti alimenti.
• Esplorare attraverso attività sperimentali un grande e importante capitolo delle bioscienze spesso trascurato, quale è quello dei microrganismi e di tutto ciò che è invisibile all’occhio umano.
• Predisporre e gestire esperienze con esseri viventi che consentano la modellizzazione di sistemi complessi.

Competenze:
• Allestire attività modulari per avviare gli studenti alla lettura della “complessità ambientale” riconoscendo nel “micro” le cause del “macro”.
• Acquisire sicurezza nell’affrontare attività di laboratorio semplici e significative.
• Partire dalle preconoscenze degli studenti per organizzare e animare situazioni di apprendimento significativo.
• Dedicare tempi ampi alla discussione, al dialogo, al confronto alla riflessione su quello che si fa.
• Documentare in modo appropriato le diverse fasi della propria ricerca.

Tempo medio per svolgere il percorso in classe: 15-20 ore

Prova di valutazione correlata:
Pasta di pane (di L. Cassata)

Sistemi viventi invisibili: piccoli organismi dentro di noi

By: admin Posted in

Viviamo in compagnia di una enorme quantità e varietà di microrganismi, alcuni si trovano anche dentro di noi e non sempre sono patogeni.
La risorsa vuole guidare i ragazzi ad acquisire questa consapevolezza focalizzando l’attenzione sui batteri. 
I batteri “buoni” dello yogurt sono utilizzati per ragionare sui batteri patogeni, sulle condizioni che determinano la loro proliferazione, sul meccanismo di azione di antibiotici e disinfettanti.

Grado scolastico: Secondaria di primo grado – II e III anno

Obiettivi:
• Individuare attività semplici ed efficaci che consentano di comprendere che i microrganismi – oltre a svolgere un ruolo fondamentale nell’equilibrio degli ecosistemi – sono determinanti nella produzione di alcuni importanti alimenti.
• Evidenziare il metabolismo e il meccanismo di azione dei batteri patogeni, ragionando per analogie.
• Utilizzare tecniche semplici, efficaci e nello stesso tempo rigorose, normalmente impiegate in ambito clinico e nell’industria alimentare, servendosi anche di strumenti di laboratorio.
• Utilizzare il mezzo informatico per predisporre e gestire gli ambienti di lavoro e di comunicazione necessari al percorso e ai suoi approfondimenti.
• Porre attenzione al linguaggio e pianificare una transizione graduale e consapevole dal linguaggio comune al linguaggio scientifico.

Competenze: 
• Allestire attività modulari per avviare gli studenti alla lettura della “complessità ambientale” riconoscendo nel “micro” le cause del “macro”.
• Acquisire sicurezza nell’affrontare attività di laboratorio semplici e significative.
• Favorire l’operatività e l’interazione diretta degli studenti con le idee e gli oggetti coinvolti nell’osservazione e nello studio, dedicando tempo al problem setting oltre che al problem solving.

Tempo medio per svolgere il percorso in classe: 12 ore

Prova di valutazione correlata:
Intolleranza al lattosio (di L. Cassata)

Una cellula, tante cellule

By: admin Posted in

È difficile studiare i viventi senza parlare di cellule, è da questa considerazione che nasce “Una cellula, tante cellule”.
La risorsa si snoda attraverso una serie di attività classiche e semplici, provate e pensate nel loro susseguirsi, da integrare, se si vuole, con l’utilizzo delle nuove tecnologie.
Passo dopo passo si arriva alla scoperta della struttura della cellula, dei diversi tipi di organizzazione cellulare, della mitosi, di un “organismo” unicellulare (il Paramecio).

Grado scolastico: Secondaria di I grado – classe I, II e III

Obiettivi:
• Realizzare un percorso didattico laboratoriale che permetta di far comprendere che l’unità fondamentale della vita è la cellula, di costruire l’idea dell’organizzazione gerarchica dei viventi e della stretta relazione tra forma e funzione.
• Porre attenzione al linguaggio e pianificare una transizione graduale e consapevole dal linguaggio comune al linguaggio scientifico.
• Utilizzare la multimedialità per predisporre e gestire ambienti di lavoro e di comunicazione necessari al percorso e ai suoi approfondimenti.

Competenze:
• Far utilizzare strumenti e tecniche di microscopia.
• Tenendo conto delle preconoscenze degli studenti, allestire ambienti di apprendimento ricchi e strutturati per organizzare e animare situazioni di apprendimento significativo.
• Dedicare tempi ampi alla discussione, al dialogo, al confronto alla riflessione su quello che si fa.
• Guidare nella documentazione di quanto si è fatto per poter ricostruire il percorso di conoscenza del singolo e della classe.
• Favorire l’operatività e l’interazione diretta degli studenti con le idee e gli oggetti coinvolti nell’osservazione e nello studio, dedicando tempo all’individuazione di domande produttive e di ipotesi di risposte verificabili.

Tempo medio per svolgere il percorso in classe: 12 ore

Prova di valutazione correlata:
Vita microscopica
(di L. Cassata)

Lo strano caso dell’insetto stecco

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In questa risorsa si propone di allevare e di far riprodurre insetti stecco (Bacillus rossius). L’allevamento di questi insetti consente di esplorare fondamentali tematiche nell’ambito delle bioscienze: caratteristiche morfologiche degli esseri viventi, classificazione, mimetismo, adattamento all’ambiente, meccanismi evolutivi, etologia, autotomia, ciclo vitale, riproduzione anfigonica e partenogenetica, metamorfosi incompleta.

Obiettivi: 
• Sfruttare le opportunità che lo studio degli organismi, dei loro cicli biologici e dei loro ambienti ricostruiti di vita offrono per allestire attività modulari che consentano di cogliere le reti di relazioni e le continue trasformazioni che caratterizzano il fenomeno vita ai diversi livelli di organizzazione.
• Predisporre e gestire ambienti di lavoro e di comunicazione necessari al percorso e ai suoi approfondimenti.
• Guidare verso una transizione graduale e consapevole dal linguaggio comune al linguaggio scientifico.


Competenze: 
• Partire dalle preconoscenze degli studenti per organizzare e animare situazioni di apprendimento significativo.
• Favorire l’operatività e l’interazione diretta degli studenti con le idee e gli oggetti coinvolti nell’osservazione e nello studio, dedicando tempo al problem setting e non solo al problem solving;
• Fornire agli studenti strumenti di lettura analitica e critica della complessità del mondo naturale, stimolandoli ad applicare il metodo scientifico in contesti ambientali e sociali
• Utilizzare i dati raccolti dagli studenti – non solo in termini di verifica degli apprendimenti, ma anche in termini di interesse, socialità, competenze – per riflettere sul proprio operato e se del caso modificare la propria proposta didattica in un percorso di ricerca-azione.
• Documentare in modo appropriato le diverse fasi della propria ricerca.

Tempo medio per svolgere il percorso in classe: 10-12 ore

Prove di valutazione correlate:
Mimetismo – sul modello PISA (di L. Cassata)
Insetto stecco – sul modello TIMSS (di L. Cassata)

 

 

Pillole di fisica per la biologia

By: admin Posted in

La risorsa si inserisce in modo trasversale tra le attività del nucleo tematico “Leggere l’ambiente” nel contesto del curricolo della scuola secondaria di primo grado. Per tale livello di scolarità non esiste la settorialità tra le discipline tipica della scuola secondaria di secondo grado: l’alunno, se opportunamente guidato, può acquisire la consapevolezza che per leggere e interpretare la complessità del mondo che lo circonda ha bisogno di strumenti diversificati, ma che questi hanno in comune il rigore e la trasparenza dell’indagine scientifica, l’efficacia del metodo, la stupefacente armonica bellezza delle costruzioni dell’intelligenza umana.

Obiettivi:
• Fornire ai docenti materiali didattici, spendibili in classe, fortemente incentrati su una didattica per problemi di stampo costruttivista;
• Mostrare che la “complessità ambientale” necessita di uno studio affrontato in modo globale, superando la settorialità di un insegnamento per discipline.
• Avviare una riflessione sulle difficoltà di apprendimento degli alunni per alcuni concetti chiave e sulle possibilità di superare le stesse.

Competenze:
• Organizzare e animare situazioni di apprendimento significativo di conoscenze, abilità e competenze, partendo dalle preconoscenze degli studenti e impegnandoli in percorsi laboratoriali di ricerca-azione.
• Favorire l’operatività e l’interazione diretta degli studenti con gli oggetti e le idee coinvolti nell’osservazione e nello studio, dedicando tempi ampi alla discussione, al dialogo, al confronto (cooperative learning), alla riflessione su quello che si fa, al problem setting e al problem solving, al fine di costruire strutture logiche di pensiero.

Tempo medio per svolgere il percorso in classe: 40 ore

Prova di valutazione correlata:
Prova associata al percorso “Pillole di fisica per la biologia” (di A. Salomone)

 

Uguali eppur diversi

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L’investigazione sui meccanismi che regolano la trasmissione dei caratteri ereditari incuriosisce grandi e piccoli. Se in classe si introduce lo studio dei meccanismi di trasmissione ereditari stimolando inizialmente la riflessione tra somiglianze e diversità familiari, le domande dei ragazzi sono tante.
È consuetudine che le somiglianze siano correlate direttamente a caratteristiche somatiche della mamma o del papà. In tal caso non ci si interroga sulla trasmissione, in quanto appare “la regola”.

Grado scolastico: Secondaria di primo grado – III anno

Obiettivi:
• Guidare gli studenti a una corretta osservazione, allo scopo di pervenire alla formulazione di ipotesi interpretative dei fatti e dei fenomeni indagati.
• Favorire l’acquisizione di una metodologia didattica improntata al metodo laboratoriale.
• Riflettere sui modi di procedere della scienza.

Competenze:
• Predisporre e gestire esperienze con esseri viventi che consentano di interpretare le modalità di trasmissione dei caratteri ereditari.
• Gestire una classe applicando i principi del cooperative learning.
• Operare come membro di una comunità di apprendimento tra pari.

Tempo medio per svolgere il percorso in classe: 10 ore in 20/25 giorni, se si considera solo la prima generazione; 15 ore in 20/35 giorni, se si considera anche la seconda generazione.

Prova di valutazione correlata:
Prova associata al percorso “Uguali eppur diversi” (di L. Cassata)

Moscerini sotto inchiesta

By: admin Posted in

La risorsa propone l’allevamento di popolazioni di moscerini in piccoli contenitori trasparenti. Il moscerino della frutta, la Drosophila melanogaster, è un organismo che ha avuto un ruolo centrale nella storia della biologia e che può essere utilizzato in classe in situazioni laboratoriali facilmente gestibili che permettono di affrontare nodi concettuali importanti delle scienze della vita quali il ciclo vitale, la metamorfosi, il dimorfismo sessuale e la riproduzione sessuata.

Grado scolastico: Secondaria di primo grado – I e II anno

Obiettivi:
• Realizzare un percorso didattico-laboratoriale sull’allevamento del moscerino della frutta – un organismo che ha avuto e continua ad avere un ruolo cruciale nella storia della biologia – costruendo un contesto di senso in cui inserire le diverse fasi del percorso.
• Sfruttare le opportunità che lo studio del ciclo biologico di un organismo consente per allestire attività modulari che permettano di cogliere le reti di relazioni e le continue trasformazioni che caratterizzano il fenomeno-vita ai diversi livelli di organizzazione (cellula, organismo, popolazione, ecosistema).
• Documentare in modo opportuno le diverse fasi della ricerca.

Competenze:
• Predisporre e gestire esperienze con esseri viventi che consentano la modellizzazione di sistemi complessi come gli organismi e gli ecosistemi.
• Gestire una classe applicando i principi del cooperative learning.
• Operare come membro di una comunità di apprendimento tra pari.

Tempo medio per svolgere il percorso in classe: 15 ore in 20/30 giorni, poiché il ciclo vitale della Drosophila melanogaster è di due settimane circa

Prove di valutazione correlate:
Zanzare cittadine
(di L. Cassata)
Moscerini sotto inchiesta (di L. Cassata)

Guppy cerca casa

By: admin Posted in

La risorsa propone allestimenti di acquari, veramente molto semplici, ed è consigliata anche alle classi e ai docenti che non hanno alcuna esperienza in questo campo e può essere propedeutica alla risorsa “Danio prende forma“.
Un acquario è un modello di ecosistema ricostruito in classe dopo aver ragionato sugli ambienti naturali, sulle esigenze ecologiche delle specie da ospitare, sulla qualità delle acque, sulla biologia riproduttiva dei vegetali e degli animali acquatici. Per la gestione bisogna alimentare i pesci, controllare diversi parametri chimico-fisici, pulire le pareti, potare le piante, ecc.

Grado scolastico: Secondaria di primo grado – I e II anno

Obiettivi:
• Realizzare un percorso didattico laboratoriale di allestimento e gestione di acquari per lo studio di ecosistemi e organismi, costruendo un contesto di senso in cui inserire le diverse fasi del percorso.
• Sfruttare le opportunità che lo studio degli organismi, dei loro cicli biologici e dei loro ambienti di vita ricostruiti offrono per allestire attività modulari che consentano di cogliere le reti di relazioni e le continue trasformazioni che caratterizzano il fenomeno vita ai diversi livelli di organizzazione (cellula, organismo, popolazione, ecosistema).
• Documentare in modo opportuno le diverse fasi della ricerca.

Competenze:
• Predisporre e gestire esperienze con esseri viventi che consentano la modellizzazione di sistemi complessi come gli organismi e gli ecosistemi;
• Gestire una classe applicando i principi del cooperative learning.
• Operare come membro di una comunità di apprendimento tra pari.

Tempo medio per svolgere il percorso in classe: 18 ore per l’allestimento dei due acquari e le osservazioni periodiche, nell’arco di almeno 3 mesi

Prova di valutazione correlata:
Reti ecologiche (di L. Cassata)

La vita in un pugno di terra

By: admin Posted in

Raccogliere materiale “comune”, di facile reperibilità e soprattutto legato all’esperienza dei ragazzi: anche una zolla di terra rappresenta uno stimolo, un modello di grande potere e straordinaria versatilità didattica. Partire da ambienti prossimi permette di valorizzare l’esperienza e le conoscenze che i ragazzi già hanno per innescare approcci ampi e trasversali.

Obiettivi dell’attività:
– contribuire a costruire il concetto di vivente, individuare la rete di relazioni e i processi di cambiamento;
– avviare a forme di modellizzazione scientifica ambientale;
– fornire ai ragazzi (futuri cittadini) strumenti di lettura analitica e critica della “complessità ambientale” e stimolarli ad applicare “il pensiero scientifico” nella propria relazione con l’ambiente e la vita sociale.

Competenze:
– partendo dalle preconoscenze degli studenti, allestire percorsi laboratoriali di ricerca-azione, allo scopo di animare situazioni di apprendimento significativo;
– favorire l’operatività e l’interazione diretta degli studenti con gli oggetti e le idee coinvolti nell’osservazione e nello studio;
– costruire “strutture logiche di pensiero” dedicando tempi ampi alla discussione, al dialogo, al confronto (cooperative learning), alla riflessione su quello che si fa, al problem setting e al problem solving.

Tempo medio per svolgere l’attività in classe: 40 ore.

Esplorazione di figure piane: dalle congetture alla dimostrazione

By: admin Posted in

Adattamento da “Matematica 2003”

Tematica affrontata: triangoli, geometria.

Descrizione: l’attività si colloca all’interno di un percorso che ha come obiettivo primario l’introduzione alla dimostrazione, guidando gli studenti al nodo concettuale dell’assiomatica, che si basa su premesse accettate, definizioni e proprietà da dimostrare. Dando per noti i concetti di perpendicolare e bisettrice, lo studente affronta una situazione problematica sulla relazione tra bisettrice e altezza di un triangolo isoscele, con l’uso di un software di geometria dinamica. Per avviare una riflessione collettiva sulla differenza tra le forme spontanee di argomentazione e le modalità specifiche di una argomentazione matematica, è cruciale il ruolo dell’insegnante nella discussione matematica.

Obiettivi dell’attività:
– realizzare costruzioni geometriche elementari utilizzando anche strumenti informatici;
– comprendere dimostrazioni e sviluppare semplici catene deduttive;
– analizzare e risolvere problemi del piano e dello spazio utilizzando le proprietà delle figure geometriche oppure le proprietà di opportune isometrie.

Tempo medio per svolgere l’attività in classe: 3-4 ore. 

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