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Ultime guide pubblicate

La riflessione grammaticale nell’apprendimento delle lingue

By: Lorenza Orlandini Posted in

Il termine “grammatica” copre correntemente una quantità di significati diversi.
In questo Materiale di studio faremo riferimento principalmente a due di essi: l’insieme degli aspetti tendenzialmente costanti, regolari e sistematici che permettono il funzionamento di una lingua e la descrizione sistematica di tali aspetti (che alcune scuole di linguisti definiscono “regole”).

Un laboratorio per interpretare, mediare, tradurre in diversi codici “La Parure” di Guy De Maupassant

By: Lorenza Orlandini Posted in

A cura di Carmen Dell’Ascenza

Il progetto nasce dall’idea che una programmazione comune dei docenti di area linguistica favorisca una più sicura e salda acquisizione di competenze linguistiche e metalinguistiche, in quanto darà l’occasione all’alunno di esplorare i caratteri specifici del linguaggio verbale e di avviare riflessioni sulla lingua che sfruttino le conoscenze e le competenze linguistiche già acquisite, individuando omogeneità e differenze, stabilità e variabilità delle lingue. Le lingue, quella nativa e le altre, valorizzano le possibilità specifiche del linguaggio verbale di essere usato come strumento di riflessione e di metacognizione.

Dal fumetto al Podcast, processi di mediazione

By: Lorenza Orlandini Posted in

A cura di Linda Gaia

Il progetto didattico “Dal fumetto al Podcast, processi di mediazione”, elaborato dall’insegnante di francese Maria Celauro, dall’insegnante di trattamento testi Franco Maiorano, dall’insegnante di italiano e latino Claudia Califano e dall’insegnante di inglese Anna Papapicco, affronta il tema delle traduzioni extratestuali, e quindi intersemiotiche. 

Il percorso, di tipo laboratoriale, è centrato sulle relazioni che intercorrono tra un testo codificato nel linguaggio proprio del fumetto e il suo adattamento radiofonico, e affronta il processo di trasformazione grazie a cui il materiale originale – un testo linguistico scritto integrato in un testo iconico – genera un testo linguistico orale (l’adattamento radiofonico), caratterizzato da suoi propri procedimenti espressivi e da conseguenti scelte linguistiche e testuali.

Culture a confronto: Fedro, Il lupo e l’agnello, riscritture e traduzioni

By: Lorenza Orlandini Posted in

A cura di Carmen Dell’Ascenza

Il progetto didattico “Culture a confronto: Fedro, Il lupo e l’agnello, riscritture e traduzioni”, elaborato dai due insegnanti di lingua inglese Caterina Fenu e Linda Gaia e dall’insegnante di francese Carmen Marongiu, prende spunto da un’esperienza didattica concretamente realizzata durante un progetto Comenius.

In preparazione dell’incontro, gli studenti del secondo anno del liceo scientifico hanno letto alcune favole di Fedro con l’insegnante di Lettere, le hanno tradotte e commentate in lingua inglese e pubblicate sull’e-journal per presentarle agli studenti delle cinque scuole partner.

 

Didattica della mediazione linguistica in latino: oltre il labirinto della traduzione

By: Lorenza Orlandini Posted in

La traduzione di testi che esprimono culture di società ormai storicamente concluse – come quelle greche e latine – implica, ancor più di ogni altra traduzione, l’attivazione di procedimenti cognitivi di alto profilo in cui entrano in gioco, oltre ad abilità complesse di ricezione e produzione che interagiscono continuamente fra loro e con specifiche abilità di mediazione, anche molteplici conoscenze (linguistiche, culturali, ecc.). Per procedere con agilità nel labirinto delle operazioni da compiere, lo studente ha bisogno di mettere in atto, con consapevolezza metacognitiva, procedure e strategie che lo sostengano nel difficile compito di trattare le informazioni in entrata e in uscita con risorse molto limitate.

Didattica della mediazione per l’acquisizione delle abilità di base nella comunicazione interpersonale in italiano L2

By: Lorenza Orlandini Posted in

Con questa risorsa si vogliono mettere in evidenza alcuni criteri che, a nostro parere, dovrebbero stare alla base della programmazione di un intervento didattico (lezione, ciclo di lezioni su base tematica, ecc.) finalizzato a mettere in pratica alcuni elementi di riflessione proposti nella scheda. Le attività qui descritte nascono da considerazioni relative all’applicabilità di tali criteri alla didattica dell’italiano come L2 rivolta a studenti stranieri inseriti nei vari livelli e ordini di scuola.

La traduzione nella didattica delle lingue moderne (francese)

By: Lorenza Orlandini Posted in

Proporre l’esercizio della traduzione in un curricolo di lingua straniera significa concepirla alla luce di quanto le recenti ricerche glottodidattiche hanno messo in luce, ovvero come un’attività che impegna tutte le competenze: dalla facoltà d’analisi e di comprensione del codice di partenza, alla facoltà di ricomposizione e ristrutturazione del pensiero nel codice d’arrivo, e che mette in gioco competenze superiori a quelle messe in gioco da qualsiasi altro esercizio linguistico e dunque, se applicato senza leggerezza e al momento opportuno, anche profondamente formativo.

Introdurre la traduzione nei primi anni della scuola superiore non veicola certo la pretesa di farne un obiettivo a sé stante, di svilupparla come competenza ultima in vista di applicazioni professionali, fine per il quale operano a livello universitario e post-universitario le diverse scuole superiori per interpreti e traduttori. Il ricorso alla traduzione che intendiamo qui presentare intende avvalersi del potenziale insito in tale attività in maniera misurata e calibrata, adattandone quei princìpi ad essa soggiacenti che possono sviluppare, nonché arricchire, il processo di insegnamento/apprendimento di una lingua straniera.

I vantaggi impliciti nello strumento traduttivo sono molteplici e, in un’epoca come quella attuale di incipiente valorizzazione o riscoperta della traduzione nella didattica delle lingue, sono ormai noti.
Nel percorso qui proposto ci limiteremo a ricordare quelli che via via emergeranno.

Didattica della mediazione nella classe plurilingue: cooperare per acquisire competenza nella gestione dei testi di studio

By: Lorenza Orlandini Posted in

Il percorso intende suggerire spunti di riflessione pre-didattica per l’impostazione di interventi finalizzati a facilitare l’avvicinamento degli studenti non italofoni a testi di studio di tipo letterario. Lo scenario che si ipotizza prevede una classe prima del biennio di scuola superiore nella quale siano inseriti studenti di madrelingua diversa dall’italiano con un livello di partenza diagnosticabile come B1.

Didattica della mediazione linguistica

By: Lorenza Orlandini Posted in

ll contributo intende offrire spunti di riflessione sull’opportunità di attivare nelle classi di lingua, secondo le indicazioni contenute nel Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, specifici percorsi didattici finalizzati al conseguimento di abilità e strategie di mediazione linguistica. L’attività risulta centrale nei processi di insegnamento e apprendimento linguistico della L1 (italiano), della L2 (italiano come lingua seconda), delle LS (lingue moderne) delle LC (lingue classiche), interessandoli trasversalmente. L’obiettivo generale è quello di collegare la dimensione teorica del problema ai risvolti applicativi e di stabilire raccordi e canali di comunicazione percorribili tra discipline e pratiche didattiche che, generalmente vissute come distanti e separate, concorrono tutte all’educazione linguistica dell’allievo. 

Al fine di tradurre in azione le finalità che il QCER esprime, la scheda propone un approccio plurilingue che metta l’accento sull’integrazione: 
“man mano che l’esperienza linguistica di un individuo si estende dal linguaggio domestico del suo contesto culturale a quello più ampio della società e poi alle lingue di altri popoli (è indifferente che ciò avvenga per apprendimento scolastico o per esperienza diretta), queste lingue e queste culture non vengono classificate in compartimenti mentali rigidamente separati; anzi, conoscenze ed esperienze linguistiche contribuiscono a formare la competenza comunicativa, in cui le lingue stabiliscono rapporti reciproci e interagiscono”.

Si tratta di riconsiderare il ruolo della traduzione e delle attività di mediazione orale nell’apprendimento delle lingue moderne, di dare un impulso nuovo alla produzione di sommari, parafrasi e riformulazioni nei sillabi di lingua italiana, di ripensare – anche in senso metacognitivo – le pratiche traduttive ancora centrali nella didattica delle lingue classiche.

Riflessioni sull’aspetto verbale imperfettivo in un’ottica plurilingue

By: Lorenza Orlandini Posted in

Per analizzare sistematicamente in maniera comparativa/contrastiva due o più lingue è necessario partire da presupposti e criteri condivisi. Nelle scuole si è spesso in presenza di modelli differenti per lingue diverse e questo non può che generare confusione terminologica e concettuale con conseguente smarrimento negli studenti. 

Fondati motivi didattici escludono che ci possa essere un modello unico di riflessione sulle lingue da adottare in classe e portano a sostenere che ci voglia una grammatica “mista”, di buon senso – “ragionevole”, sostengono studiosi come Renzi o Lo Duca – che faccia riferimento a più modelli teorici cui attingere per spiegare i fenomeni che di volta in volta si presentano.

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