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Ultime guide pubblicate

Acqua, water, eau, Wasser

By: Lorenza Orlandini Posted in

CLIL (Content and Language Integrated Learning) è l’acronimo con cui viene indicato l’apprendimento integrato di contenuti disciplinari in una lingua straniera. Questo tipo di didattica introduce un approccio innovativo che ha come obiettivo proprio il plurilinguismo. La lingua viene “vissuta” in situazioni realistiche in cui lo studente può usare la lingua per scopi extra-linguistici, per realizzare quello che Nunan nel 1988 ha definito “the real world tasks”. 

In questo contributo si propongono alcuni esempi di attività disciplinari – nello specifico per il laboratorio di scienze – veicolate direttamente in lingua straniera (inglese, francese e tedesco).

Dalla cultura alla lingua e dalla lingua alla cultura

By: Lorenza Orlandini Posted in

A cura di Donatella Lovison e Caterina Fenu

L’educazione interculturale è una dimensione trasversale che investe l’intero settore educativo e che può essere considerata come l’asse culturale di fondo cui tutte le discipline possono fare riferimento. Dunque non un elemento “in più” da tenere presente nelle programmazioni, ma uno sfondo che soggiace alle scelte contenutistiche e didattiche fatte dalla scuola.

Gli obiettivi del contributo qui proposto puntano a far acquisire consapevolezza della varietà delle lingue, del legame con la cultura che esse esprimono e della profonda unitarietà del loro funzionamento, ma anche della variazione interna alle lingue (in particolare rispetto alla situazione comunicativa e alla peculiarità culturale). Scopi del materiale sono anche quelli di mettere in grado di riconoscere che l’aspetto culturale ha uno stretto legame – espresso anche linguisticamente – con il contesto, e capire che tutte le lingue hanno modi per esprimere alcune nozioni fondamentali.

Pratiche di educazione plurilingue

By: Lorenza Orlandini Posted in

Il percorso di formazione proposto suggerisce attività per la promozione dell’educazione plurilingue. L’educazione linguistica non può difatti essere altro che educazione plurilingue, come Jean-Claude Beacco e Michael Byram hanno sottolineato nella versione del 2003 della Guida per lo sviluppo delle politiche di educazione linguistica in Europa: dalla diversità linguistica all’educazione plurilingue.
All’interno del percorso si forniscono indicazioni su come realizzare l’educazione plurilingue e si formulano suggerimenti su segmenti particolarmente sensibili del curriculum, così come su tematiche e competenze di sicuro rilievo.

La trasferibilità delle competenze

By: Lorenza Orlandini Posted in

La risorsa propone attività da svolgersi in gruppi di docenti dell’area linguistica ma di discipline diverse, preferibilmente dello stesso consiglio di classe. L’attività proposta va dall’esplorazione delle pratiche didattiche all’analisi dei libri di testo utilizzati dai corsisti, fino alla costruzione di un possibile percorso di apprendimento plurilingue.

La valutazione della competenza plurilingue e pluriculturale

By: Lorenza Orlandini Posted in

La risorsa propone attività da svolgersi in gruppi di docenti dell’area linguistica, ma di discipline diverse, preferibilmente dello stesso consiglio di classe. Il percorso proposto va dall’esplorazione delle pratiche didattiche all’analisi dei libri di testo utilizzati dai corsisti alla costruzione di un possibile percorso di apprendimento plurilingue. 

L’attività si pone due ordini di obiettivi: formativi e linguistici. Tra gli obiettivi formativi vi sono l’essere consapevoli della propria identità culturale tramite il confronto con altre culture, cogliere i comportamenti simili e/o diversi dai propri, comprendere per valutare. Gli obiettivi linguistici del percorso puntano a mettere gli studenti in grado di raccontare la trama di un film, descrivendone l’ambientazione e il personaggio che più ha colpito.

Destinatari del percorso sono gli alunni di un gruppo trasversale (classi aperte) di I – II anno e/o di II – III anno di scuola secondaria di secondo grado, oppure una classe intera; in entrambe le situazioni, comunque, livelli differenziati di competenza linguistico-comunicativa.

La competenza culturale e interculturale in un curriculum plurilingue

By: Lorenza Orlandini Posted in

Gli obiettivi principali dell’attività qui proposta sono tre: far scoprire il legame indissociabile fra lingua e cultura; interrogarsi sugli stereotipi di genere, sui problemi d’identità e di riconoscimento degli altri; imparare a esplorare un dizionario monolingue.

Il percorso si rivolge a studenti di francese di livello B1 del QCER. Sullo stesso modello, e sostituendo il corpus di termini, il lavoro può essere realizzato con studenti di altre lingue.

Educazione linguistica in un curriculum plurilingue

By: Lorenza Orlandini Posted in

La scelta del titolo “Educazione linguistica in un curriculum plurilingue” nasce dall’esigenza di sottolineare la centralità del concetto di “educazione linguistica”. Pratiche di insegnamento e processi di apprendimento, anche quando si parla di singole lingue, non vanno presi in esame separatamente, ma analizzati in un contesto più ampio, quello appunto di un’educazione linguistica considerata come finalità comune a più discipline di insegnamento/apprendimento afferenti non soltanto, ma soprattutto, all’area linguistica. 

Parlare di educazione linguistica significherà dunque inserire aspetti, fenomeni, pratiche didattiche, approcci metodologici e prospettive future in una visione integrata. L’educazione linguistica in un curriculum plurilingue si pone il duplice obiettivo di sensibilizzare l’apprendente a una pluralità di idiomi, ai loro legami reciproci così come al loro diversificarsi, e di consolidare la sua consapevolezza relativamente ai processi di apprendimento delle lingue.

L’interlingua: una bussola per insegnanti e apprendenti nell’educazione linguistica

By: Lorenza Orlandini Posted in

Scopo dei lavori contenuti in questa attività è fornire proposte operative affinché gli insegnanti, meditando sulla propria azione didattica e accompagnando gli studenti nella riflessione sui loro processi di apprendimento, possano progettare interventi per facilitare “il farsi della lingua nella mente e nel cervello” degli apprendenti. A fondamento dell’intero lavoro c’è l’idea che l’errore è parte integrante del personale itinerario di apprendimento dello studente. L’insegnante pertanto deve sapersi inserire in questo processo e sfruttarlo per far progredire i propri alunni. 

Lavorare sull’interlingua significa anche essere convinti che la correzione degli errori e la valutazione non sono prerogativa esclusiva del docente: non deve essere il maestro a cambiare l’alunno, ma l’alunno a cambiare mentre apprende. In questa prospettiva l’intervento del docente è finalizzato a facilitare il conseguimento dei risultati e a sviluppare autonomia nello studente.

L’interlingua: un progetto di sperimentazione educativa

By: Lorenza Orlandini Posted in

Nel contributo proposto vengono approfonditi i concetti di interlingua e analisi dell’errore attraverso la sperimentazione educativa (corredata di materiali di lavoro e di strumenti di valutazione del progetto) e alcuni approfondimenti teorici.

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By: Lorenza Orlandini Posted in

A cura di Rosanna Ducati

Benché focalizzato sull’insegnamento di terminologia specifica (abbigliamento) in lingua inglese, nella scelta dei contenuti, degli strumenti e delle attività il percorso si aggancia in modo esplicito al lavoro condiviso con gli insegnanti di italiano L1 e di disegno professionale e tiene conto della realtà dell’istruzione professionale che vede un’alta presenza nelle classi prime di studenti con prima lingua diversa dall’italiano. Le attività scaturiscono da presupposti teorici non solo per quanto riguarda l’apprendimento del lessico – obiettivo specifico del percorso – ma anche per quanto riguarda la letto-scrittura e le pratiche intralinguistiche.

Il percorso si rivolge a studenti del corso di inglese del primo anno di un istituto professionale – indirizzo Moda – con cui può essere usato direttamente. Per le caratteristiche delineate, esso può tuttavia fornire lo spunto per un analogo percorso in lingue diverse dall’inglese o in indirizzi professionali diversi oppure può essere utilizzato in qualità di esempio in corsi di formazione.

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