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“Sine Sole Sileo”

By: admin Posted in

Sine Sole Sileo, ovvero “Senza il Sole taccio”, ammonisce la vecchia meridiana dalla facciata di un antico palazzo. Senza il Sole in realtà non sarebbero solo le meridiane a fermarsi, ma la stessa vita sulla Terra, almeno come la concepiamo noi.
Il Sole è, direttamente o indirettamente, la fonte di ogni nostra energia.
“Energia”. Un termine entrato nel lessico comune e spesso utilizzato in modo improprio, venendo così a generare confusione e false credenze al limite della superstizione. Probabilmente è per questo che molti testi, anche importanti, si affrettano a definire immediatamente l’energia. Questo atteggiamento è talmente diffuso da non trovarne uguale per nessun altro termine fisico.

Dai dati ai grafici e… ritorno

By: Lorenza Orlandini Posted in

Tematica affrontata: scelta, costruzione, lettura e interpretazione di rappresentazioni grafiche di distribuzioni statistiche.

Descrizione: raccolti i dati su ciascun componente del collettivo di indagine è necessario classificarli ed enumerarli per poi affrontarne l’organizzazione e la rappresentazione in tabelle e grafici, così da rendere leggibili le informazioni sia a chi le ha raccolte sia a terzi ai quali sono presentate. L’attività coniuga la conoscenza delle diverse rappresentazioni grafiche usate per le distribuzioni statistiche con la capacità di saperle costruire e la competenza di saper scegliere quella più adatta a risolvere il problema reale da studiare. L’attività mostra come una rappresentazione grafica possa aiutare ad analizzare la problematica studiata, cogliendone aspetti interessanti legati, ad esempio, alla disposizione dei dati. La rappresentazione grafica permette, infatti, di visualizzare l’andamento dei dati in modo più immediato rispetto a una tabella e facilita i confronti fra situazioni diverse. La costruzione dei grafici porrà problemi non banali di raccordo con i temi “Numeri” e “Geometria”, tenuto conto che, a seconda della natura del carattere elaborato (qualitativo sconnesso, qualitativo ordinato, quantitativo), i grafici da utilizzare per rappresentare la distribuzione sono diversi.

Obiettivi dell’attività:
– rappresentare insiemi di dati, anche facendo uso di un foglio elettronico;
– in situazioni significative, confrontare dati al fine di prendere decisioni utilizzando le distribuzioni delle frequenze assolute e delle frequenze relative.

Tempo medio per svolgere l’attività in classe: 5-8 ore.

… se non c’è non si vede, ma se c’è non la si vede

By: admin Posted in

Nello sviluppo storico della cultura dell’uomo, la luce, e di conseguenza la visione, sono fortemente presenti in molteplici campi, dalle religioni alle filosofie, dalle arti alle scienze. Quel capitolo dei libri di testo che per tradizione e comodità viene racchiuso nella parola “ottica” nasce in realtà nell’ambito della filosofia come studio della visione (nel Timeo di Platone, nel De anima di Aristotele, nell’Ottica di Euclide). Solo di recente si sviluppa in forma di conoscenza disciplinare, una delle quali è lo studio fisico della luce e delle sue interazioni con gli oggetti (oggi si parla di radiazione elettromagnetica e delle sue interazioni con la materia).
Appare quindi quasi doveroso iniziare lo studio della luce e della visione sin dalla scuola secondaria di primo grado e inquadrarlo nelle sue interazioni con il mondo reale e nei suoi aspetti sia chimici che biologici, ma anche fisiologici e psicologici.

Tante strade conducono alla probabilità

By: Lorenza Orlandini Posted in

Tematica affrontata: relazioni e funzioni.

Descrizione: la risorsa si inserisce in ambito statistico e probabilistico. L’insegnamento della probabilità, oltre ad avere una forte valenza formativa, risulta particolarmente motivante per gli studenti perché offre l’opportunità di presentare esempi di situazioni che i ragazzi possono incontrare nella vita di tutti i giorni, in modo da evitare che la probabilità venga vista unicamente in funzione dei giochi di sorte e della soluzione di problemi ad essi connessi. L’attività ha lo scopo di indurre gli allievi a comprendere che esistono eventi per i quali non è possibile assegnare la probabilità secondo la metodologia classica perché, pur conoscendo il modo con cui un esperimento casuale si svolge, non è possibile ritenere equiprobabili gli esiti elementari ad esso associati. Si apre così la strada all’assegnazione frequentista di probabilità e talvolta ad altre strategie di assegnazione di probabilità.

Grado scolastico: secondaria di primo grado – III anno.

Obiettivi dell’attività:
– in semplici situazioni aleatorie, individuare gli eventi elementari, discutere i modi per assegnare a essi una probabilità, calcolare la probabilità di qualche semplice evento;
– rappresentare insiemi di dati, anche facendo uso di un foglio elettronico;
– in situazioni significative, confrontare dati al fine di prendere decisioni utilizzando le distribuzioni delle frequenze e delle frequenze relative.

Tempo medio per svolgere l’attività in classe: 4 ore.

Per presa visione

By: admin Posted in

La maggior parte delle informazioni che arrivano all’uomo dal mondo esterno passano attraverso la vista. Dalla capacità di interpretare e analizzare queste informazioni è dipesa la sopravvivenza della nostra specie. E non solo di essa.
I meccanismi della visione hanno sempre esercitato un fascino connotato di mistero e nello stesso tempo eccitante. I nostri occhi sono al contempo lo strumento attraverso il quale percepiamo il mondo e quello che più ci espone ad essere percepiti dagli altri (l’occhio come “specchio dell’anima”).
Inizieremo quindi dalla struttura dell’occhio, analizzandone il funzionamento a partire da alcuni modelli fisici, come la camera oscura e la macchina fotografica. Andremo poi ad approdare a meccanismi più complessi come la percezione dei colori e l’elaborazione delle immagini; ci sono infatti occasioni in cui le forme, le dimensioni, le posizioni relative degli oggetti ci appaiono diverse da quelle che effettivamente sono.

Di media non ce n’è una sola I

By: Lorenza Orlandini Posted in

Adattamento da “Matematica 2001”

Tematica affrontata: principali valori medi.

Descrizione: l’attività si inserisce in ambito statistico e riguarda la possibilità di sintetizzare una distribuzione attraverso l’uso di un appropriato valore medio. Ciò implica la conoscenza dei più noti valori medi e delle loro caratteristiche e proprietà. L’attività mira all’acquisizione, da parte dello studente, della capacità di saper scegliere il valor medio idoneo tenuto conto del problema da risolvere, di saperlo calcolare e interpretare in contesti reali a partire da situazioni problematiche che si possono incontrare nella quotidianità. Si intende con ciò mostrare che la media aritmetica non è l’unico indice di sintesi della “grandezza” del fenomeno studiato e che in ambito statistico sono disponibili e utilizzabili altri valori medi che mettono in luce altre importanti caratteristiche di una distribuzione come la moda e la mediana. Analizzando da una parte le condizioni poste dal problema reale e dall’altra ricordando le definizioni e le caratteristiche di ciascun valore medio, è possibile individuare il valore medio che sintetizza la distribuzione studiata in modo opportuno.

Obiettivi dell’attività:
– ricavare informazioni da raccolte di dati;
– analizzare i valori medi adeguati alle caratteristiche: la moda, se qualitativi sconnessi; la mediana, se ordinabili; la media aritmetica, se quantitativi. 

Tempo medio per svolgere l’attività in classe: 3-5 ore.

Come ci alimentiamo?

By: Lorenza Orlandini Posted in

Tematica affrontata: affrontare un’indagine statistica sul campo.

Descrizione: la risorsa affronta alcuni fondamentali nodi concettuali relativi alla conduzione di un’indagine statistica, utilizzando come tematica di riferimento l’alimentazione. Il problema dell’alimentazione corretta ed equilibrata si inquadra nell’ampio tema della tutela della salute e risulta coinvolgente per gli alunni perché vicino al loro vissuto. L’argomento interdisciplinare può scaturire da considerazioni derivanti anche dallo studio del corpo umano e delle sue funzioni. L’attività consente agli studenti di cimentarsi nella conduzione di una indagine statistica, di stimolare in loro la curiosità di “raccogliere informazioni”, di coglierne i passi e le difficoltà per imparare a superarli, facendo così acquisire ai ragazzi la consapevolezza dell’importanza dell’attività svolta e del metodo per condurla. L’attività dà importanza sia alla fase di preparazione dell’indagine (la parte più “teorica”) che chiede di definire accuratamente il fenomeno da studiare, il collettivo da osservare e le caratteristiche da rilevare per raggiungere l’obiettivo conoscitivo dell’indagine, sia alla fase operativa che include la rilevazione (ossia la raccolta delle informazioni), lo spoglio dei dati, la costruzione delle distribuzioni, la costruzione di tabelle e grafici per una prima analisi del fenomeno studiato.

Grado scolastico: secondaria di primo grado – I e II anno.

Obiettivi dell’attività:
– fasi di un’indagine statistica:
– tabelle e grafici statistici;
– identificare un problema affrontabile con un’indagine statistica, individuare la popolazione e le unità statistiche ad esso relative, formulare un questionario, raccogliere dati e organizzarli in tabelle di frequenze (assolute, relative e percentuali).

Tempo medio per svolgere l’attività in classe: 3-5 ore.

Frequenza assoluta o frequenza relativa?

By: Lorenza Orlandini Posted in

Adattamento da “Matematica 2001”

Tematica affrontata: frequenze assolute, relative e percentuali.  

Descrizione: questa attività intende far riflettere su avvenimenti reali legati ai giochi di sorte come Lotto, Superenalotto, ecc. Questo approccio dovrebbe favorire una discussione e dunque una riflessione che metta in evidenza i numerosi misconcetti e fraintendimenti che sono alla base delle considerazioni che vengono fatte dalla maggior parte di noi nelle situazioni di incertezza. Tali fraintendimenti nascono anche dalla mancata distinzione tra frequenza assoluta e frequenza relativa. 
Con questa attività si vuole favorire nello studente la consapevolezza che, ad esempio:
1. Non è vero che in tanti lanci il numero di Testa è vicino al numero di Croce.
2. Non è vero che la frequenza assoluta ci dirà, all’aumentare del numero delle prove, quanto sia la probabilità.
3. Non è vero che se in un certo numero di prove è uscito un gran numero di Testa, deve esserci un recupero diCroce perché la frequenza relativa è un numero vicino al 50%.
4. Il numero “pigro” non ha memoria, in generale il caso non ha memoria.
L’attività si basa su due interpretazioni della probabilità, quella frequentista e quella classica. Dalla simulazione dell’esperimento casuale: lancio ripetuto di una moneta bilanciata, si ottengono i dati su cui osservare delle regolarità fino ad arrivare all’assegnazione della probabilità di ottenere una faccia secondo l’approccio frequentista. Successivamente il risultato viene confrontato con l’assegnazione classica di probabilità allo stesso esito.

Grado scolastico: scuola secondaria di primo grado – III anno.

Obiettivi dell’attività:
– comprendere in modo adeguato le varie concezioni di probabilità: classica, frequentista e soggettiva; 
– calcolare frequenze relative, percentuali e cumulate e dar loro significato;
– utilizzare frequenze relative, percentuali e cumulate per attuare confronti tra raccolte di dati. 

Tempo medio per svolgere l’attività in classe: 3-5 ore.

Anche in statistica ci sono gli alberi…

By: Lorenza Orlandini Posted in

Tematica affrontata: dati e previsioni.

Descrizione: l’attività si inserisce in ambito statistico multidisciplinare. Mira a sviluppare la capacità di costruire una semplice ma efficace rappresentazione grafica di dati quantitativi per identificare le caratteristiche informative della rappresentazione stessa e la sua potenza rappresentativa. L’attività parte da semplici situazioni didattiche relative ad aspetti del vissuto degli alunni e passa a situazioni problematiche un po’ più generali. Essa sviluppa le capacità di classificare, comparare, dare ordini di grandezza, arrotondare e stimare, tutti aspetti fondamentali per la analisi statistica dei dati. L’attività sviluppa anche una parte relativa alla ricerca della struttura soggiacente a un insieme di dati, in modo da scoprirne eventuali anomalie. Dall’osservazione del diagramma proposto, l’alunno è inoltre stimolato anche alla formulazione di congetture relative alle caratteristiche dei dati in oggetto e a una prima assegnazione di probabilità del verificarsi di un evento. L’insegnante può attuare tutta la sequenza proposta, ma può anche agevolmente sceglierne solo le parti ritenute più adeguate alla situazione della propria classe e riprenderne e approfondirne i contenuti in momenti diversi negli anni della scuola secondaria di primo grado.

Grado scolastico: secondaria di primo grado – I e II anno.

Obiettivi dell’attività:
– raccogliere dati e organizzarli in tabelle di frequenze;
– rappresentare graficamente i dati e analizzare gli indici adeguati alle caratteristiche rilevate: moda, mediana, media aritmetica e campo di variazione;
– realizzare previsioni di probabilità in contesti semplici.

Tempo medio per svolgere l’attività in classe: 6-8 ore.

Ritrovarsi nelle statistiche ufficiali

By: Lorenza Orlandini Posted in

Tematica affrontata: dati e previsioni.

Descrizione: l’attività si inserisce in ambito statistico. Mira a sviluppare negli studenti la capacità di orientarsi rispetto alla qualità dei dati, di distinguere i dati statistici di fonte ufficiale rispetto ad altri e a creare la possibilità di scoprire la ricchezza di informazioni quantitative offerte dalle statistiche ufficiali, sia del MIUR sia dell’ISTAT. L’attività presenta due situazioni problematiche che ogni allievo può incontrare nella sua quotidianità: l’una, il “contarsi a scuola”, è connessa al ruolo di studente; l’altra, come cittadino del Paese e del mondo, lo conduce a chiedersi “quanto stiamo stretti sulla Terra?”. L’attività, partendo dalle situazioni problematiche presentate, rende l’utilizzo di tabelle e grafici statistici strategico per fornire le risposte ai problemi posti, induce a comprenderne il significato e a operare, in contesti reali, confronti mediante rapporti e differenze. L’attività, che prevede un largo uso del web per la ricerca di dati, lascia ai docenti la scelta di guidare gli studenti nella navigazione tra i siti per raccogliere le informazioni quantitative o utilizzare il percorso indicato avvalendosi dei materiali proposti. 

Grado scolastico: secondaria di primo grado – II e III anno.

Obiettivi dell’attività:
– reperire dati su se stessi e sul mondo circostante;
– distinguere le fonti ufficiali da quelle non ufficiali;
– organizzare dati in base alle loro caratteristiche;
– rappresentare dati mediante tabelle e grafici;
– individuare, nelle tabelle e nei grafici, titolo e fonte;
– confrontare tra loro modi diversi di rappresentare gli stessi dati;
– leggere e interpretare tabelle e grafici per ricavare informazioni e prendere decisioni;
– effettuare semplici elaborazioni statistiche, a partire da dati rappresentati in tabelle e grafici.

Tempo medio per svolgere l’attività in classe: 8-10 ore.

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