Frequenza assoluta o frequenza relativa?

Frequenza assoluta o frequenza relativa?

 
2006
 
4312
 
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  • Argomenti: Dati e previsioni, Matematica
  • Progetto: M@t.abel
  • Grado scolastico: Secondaria di I grado
  • Tipologia: Percorso didattico
  • Condizioni d'uso: Copyright © Indire
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Frequenza assoluta o frequenza relativa?

Adattamento da “Matematica 2001”

Tematica affrontata: frequenze assolute, relative e percentuali.  

Descrizione: questa attività intende far riflettere su avvenimenti reali legati ai giochi di sorte come Lotto, Superenalotto, ecc. Questo approccio dovrebbe favorire una discussione e dunque una riflessione che metta in evidenza i numerosi misconcetti e fraintendimenti che sono alla base delle considerazioni che vengono fatte dalla maggior parte di noi nelle situazioni di incertezza. Tali fraintendimenti nascono anche dalla mancata distinzione tra frequenza assoluta e frequenza relativa. 
Con questa attività si vuole favorire nello studente la consapevolezza che, ad esempio:
1. Non è vero che in tanti lanci il numero di Testa è vicino al numero di Croce.
2. Non è vero che la frequenza assoluta ci dirà, all’aumentare del numero delle prove, quanto sia la probabilità.
3. Non è vero che se in un certo numero di prove è uscito un gran numero di Testa, deve esserci un recupero diCroce perché la frequenza relativa è un numero vicino al 50%.
4. Il numero “pigro” non ha memoria, in generale il caso non ha memoria.
L’attività si basa su due interpretazioni della probabilità, quella frequentista e quella classica. Dalla simulazione dell’esperimento casuale: lancio ripetuto di una moneta bilanciata, si ottengono i dati su cui osservare delle regolarità fino ad arrivare all’assegnazione della probabilità di ottenere una faccia secondo l’approccio frequentista. Successivamente il risultato viene confrontato con l’assegnazione classica di probabilità allo stesso esito.

Grado scolastico: scuola secondaria di primo grado – III anno.

Obiettivi dell’attività:
– comprendere in modo adeguato le varie concezioni di probabilità: classica, frequentista e soggettiva; 
– calcolare frequenze relative, percentuali e cumulate e dar loro significato;
– utilizzare frequenze relative, percentuali e cumulate per attuare confronti tra raccolte di dati. 

Tempo medio per svolgere l’attività in classe: 3-5 ore.

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