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Ultime guide pubblicate

I primi 30 giorni di latino: chi comincia è alla metà dell’opera
Il latino nascosto, il latino per tutti

By: Redazione LINGUISTICA Posted in

Il primo giorno di scuola è come la pagina bianca di uno scrittore quando decide di iniziare un romanzo, di un giornalista che debba scrivere un articolo, di uno scienziato che voglia divulgare in un saggio la sua ricerca.

L’inizio è sempre un momento di “crisi”, nel suo senso etimologico di “scelta”, dal greco krísis. Orazio, che di pagine bianche ne ha avute davanti molte nella sua esemplare avventura poetica, dice: dimidium facti, qui coepit, habet (Epistole 1, 2, 40), che noi traduciamo liberamente: “chi ben comincia è già a metà dell’opera”.

Questo percorso suggerisce qualche soluzione per la krísis dei primi giorni di scuola, offrendo percorsi di scoperta e di studio su brevi testi latini, facilmente comprensibili anche per chi non sa ancora il latino. Può valere sia nei quattro indirizzi liceali dove la disciplina è prevista nel curriculum: classico, scientifico, scienze umane e linguistico, sia negli altri indirizzi, dove il latino non è previsto come disciplina specifica.

Da una parte, quindi, l’analisi di un corpus pur limitato di parole (150) è l’occasione per l’apprendimento e la memorizzazione del lessico latino e del lessico italiano derivato, di alcune strutture grammaticali latine e delle corrispondenti strutture grammaticali italiane (individuazione delle parti del discorso, categorie grammaticali del nome e del verbo); dall’altra lo studio di elementi della cultura e della civiltà latina, è l’occasione per riscontri interdisciplinari con altre materie: l’italiano per la parte linguistica, la storia per la parte documentaria, la matematica e le scienze per la parte scientifica che riguarda la misurazione del tempo, i movimenti della terra e del sole, la terminologia relativa alle meridiane.

La continuità della vita: riproduzione e sviluppo nei percorsi di “Leggere l’ambiente”

By: Redazione SCIENZE Posted in

Il percorso intende seguire il filo rosso della riproduzione presente nelle attività di “Leggere l’ambiente” per ricomporre il quadro teorico sotteso. È sia una guida per gli insegnanti che più facilmente individueranno le connessioni tra le varie attività, che per i ragazzi per i quali rappresenterà un ripensamento ed una sistemazione di quanto sperimentato, una sorta di “laboratorio concettuale” che affonda le radici nelle sperimentazioni dei percorsi. Nei percorsi di “Leggere l’ambiente” si incontrano molti tipi di riproduzione e di organismi: riproduzione asessuata o anfigonica, organismi ermafroditi o partenogenetici, ovipari oppure ovovivipari. Alcune classi hanno potuto osservare la metamorfosi, altre lo sviluppo embrionale. Si tratta di incontri casuali, avvenuti nell’ambito di attività di allevamento: non c’è ordine, non c’è classificazione, non c’è un quadro teorico in cui inserire quanto osservato e sperimentato. Non si tratta di un limite dei percorsi ma di un ovvio corollario dell’approccio sperimentale. Dopo una sperimentazione così varia ed approfondita di tanti viventi nasce quasi istintiva per insegnanti ed alunni l’esigenza di mettere un po’ d’ordine. Il confronto delle diverse modalità di riproduzione e la grande varietà di soluzioni al problema della continuità della vita oltre a destare meraviglia favorisce lo sviluppo di concetti quali biodiversità, adattamento, evoluzione. Non sarà un esercizio sterile e certosino, ma una riflessione su quanto sperimentato, un laboratorio di concettualizzazione.

Grado scolastico: Secondaria di I grado  – classe I, II e III

Obiettivi:
• Individuare l’unità e la diversità dei viventi.
• Essere consapevole della varietà delle modalità di riproduzione dei viventi.
• Riconoscere nelle situazioni esemplari affrontate i collegamenti con altre situazioni incontrate in contesto quotidiano.
• Distinguere tra linguaggio comune e linguaggio scientifico e utilizzare correttamente i termini scientifici proposti.

Competenze:
• Riconoscere nelle esperienze esemplari affrontate analogie con situazioni incontrate in contesto quotidiano.
• Elaborare ipotesi sulla base dei dati raccolti e delle conoscenze personali e formulare previsioni e proposte di esperimenti atti a verificarle.
• Ricostruire e comunicare il senso logico delle attività svolte, in coerenza con gli obiettivi proposti.

Tempo medio per svolgere il percorso didattico: 5 ore circa

Quanto misura?

By: Redazione SCIENZE Posted in

Misurare è un’operazione di fondamentale importanza nelle attività scientifiche, a qualsiasi livello esse vengano svolte: dall’insegnamento nella scuola di base, fino ad arrivare all’attività di ricerca scientifica. Tutto lo studio delle tematiche scientifiche potrebbe essere impostato a partire da osservazioni, misure, raccolta di dati e relativa analisi, fino alla costruzione dei modelli teorici interpretativi.
Questo percorso ha l’obiettivo unico di guidare gli alunni a svolgere alcune semplici operazioni di misura, di elaborazione dati e di ricerca di relazione tra gli stessi.

Grado scolastico: Secondaria di I grado  – classe I

Obiettivi:
• Comprendere che misurare è un’operazione di fondamentale importanza nel condurre un’attività scientifica.
• Comprendere cosa significa misurare.
• Conoscere il significato di grandezza fisica, le caratteristiche delle unità di misura e il Sistema Internazionale delle Unità di Misura.
• Riconoscere l’importanza e l’efficacia della rappresentazione dei dati con tabelle e grafici.
• Saper trovare relazioni tra le grandezze misurate e saper costruire semplici modelli interpretativi utilizzando i dati raccolti.

Competenze
• Organizzare le osservazioni e pianificare semplici attività di investigazione.
• Raccogliere dati in contesti diversi, sia in situazioni controllate (laboratorio) sia sul campo, utilizzando o costruendo diversi tipi di strumenti.
• Analizzare ed interpretare i dati a disposizione per trarne conclusioni appropriate
• Comprendere quali componenti dei modelli costruiti corrispondano alle osservazioni fatte.

Tempo medio per svolgere il percorso didattico: 9 ore

Prova di valutazione correlata:
Prova associata al percorso “Quanto misura?”
(a cura di A. Salomone)

Mangiare: come, cosa, perché

By: Redazione SCIENZE Posted in

In questo percorso didattico si propone un itinerario mirato a porre alcune basi concettuali sull’educazione alimentare che possano poi espandersi e consolidarsi nei livelli scolari successivi. Da un lato si mantiene un’integrazione dei saperi necessaria più che mai nella scuola primaria e quindi si connettono aree e metodologie inerenti al pensiero scientifico con quelle più aderenti alla storia e alla geografia proponendo ad esempio molti spunti di lavoro sulla dieta mediterranea, dall’altro si pongono alcune basi per la costruzione di concetti di biologia umana collegati all’alimentazione e non solo, in continuità con i percorsi di Sistema Uomo per la scuola secondaria di primo grado.
Si propongono attività a partire da osservazioni su strutture e funzioni della bocca, porta d’ingresso verso un interno del corpo che rappresenta una sorta di magica scatola nera, che poi conducano alla costruzione di un’immagine del proprio organismo visto come un tutto integrato, da scoprire pian piano e da connettere con l’ambiente esterno. Occorre infatti porre le basi per una visione sistemica in cui si scopra l’organizzazione di un tutto fatto di parti correlate, ciascuna funzionale al funzionamento delle altre e tutte adatte all’ambiente. Un ambiente che è stato modellato dall’uomo nel tempo e nello spazio e che ha condizionato e condiziona con le sue trasformazioni l’uomo stesso. Si suggeriscono anche attività che collochino il sistema uomo in una lunga storia evolutiva in cui anche l’alimentazione è andata evolvendo e si forniscono nuclei concettuali di base per comprendere negli studi successivi l’importanza del tempo profondo per l’evoluzione delle specie.

Grado scolastico: Primaria – classe III, IV, V

Obiettivi:
• Individuare quali parole di una comunicazione che riguarda lo studio del proprio corpo hanno un significato preciso che può essere definito “scientifico”.
• Imparare ad annotare le domande investigative, le curiosità e le osservazioni compiute sia con le parole che con il disegno al fine di potersi confrontare con gli altri.
• Essere capaci di eseguire semplici misure utilizzando parti del proprio corpo e/o l’andatura per arrivare al concetto di unità di misura.
• Saper costruire tabelle a doppia entrata e semplici rappresentazioni grafiche per annotare ed elaborare dati.

Competenze:
• Effettuare osservazioni mirate e utilizzare disegni e altri mezzi grafici per rappresentarle.
• Riconoscere e distinguere cause ed effetti nei fenomeni considerati.
• Formulare domande (problem posing), sia a partire dai dati raccolti sia a partire dall’esperienza quotidiana.
• Confrontare le proprie risposte con quelle dei compagni e dell’insegnante e rivedere le proprie rappresentazioni mentali.
• Riconoscere somiglianze e differenze, variabili e invarianti.
• Analizzare e interpretare i dati a disposizione per trarne conclusioni appropriate.

Tempo medio per svolgere il percorso didattico: 40 ore

Prova di valutazione correlata:
Prova associata al percorso “Mangiare: come, cosa, perchè”
(di C. Ronchi)

La vita in un pugno di terra

By: Redazione SCIENZE Posted in

Il percorso è centrato sull’ecosistema suolo nel suo ruolo di primaria importanza per la regolazione degli equilibri della biosfera ed in particolare nell’ambito della decomposizione delle sostanze organiche e del riciclo dei nutrienti.
I ragazzi osservano una zolla di terra “arricchita” ed in essa trovano e separano viventi e non viventi. Quindi individuano lombrichi, chiocciole e semi, materiali organici ed inorganici.
Si conducono investigazioni ed osservazioni per evidenziare le caratteristiche di un organismo adatto a vivere sotto terra ed il suo ruolo ecologico di detritivoro, per vedere in un sistema unico, interagente e “coevoluto”, l’organismo e l’ambiente. Si studiano, poi, le chiocciole come organismi che vivono sul terreno mettendo in evidenza le caratteristiche anatomiche, la riproduzione e la loro capacità di rispondere agli stimoli ambientali. Successivamente si parte dall’osservazione dei reperti organici trovati, soprattutto radici, rametti, forse qualche seme per studiare le modalità di germinazione dei semi e di accrescimento delle radici, il rapporto suolo-radice, il geotropismo e il fototropismo del fusto e delle foglie. Si individua poi la presenza di amido nelle varie parti della pianta. Poi, attraverso lo studio dei batteri produttori di amilasi si capirà che anche i batteri contribuiscono all’azione di demolizione della materia, in particolare si tratterà il caso dell’amido come modello dell’azione dei batteri decompositori. Infine si approfondirà il ruolo dei molteplici organismi (animali, batteri e muffe) che hanno un ruolo nei cicli biogeochimici.

Grado scolastico: Secondaria di I grado  – classi I, II e III

Obiettivi:
• Comprendere le relazioni di interdipendenza che collegano tra loro e con il pianeta tutti gli esseri viventi.
• Comprendere il ruolo ecologico del suolo nel processo di demolizione delle sostanze organiche.
• Riflettere sull’influenza dei fattori ambientali sui viventi, sugli adattamenti e sulle strategie adottate per sopravvivere.
• Comprendere l’importanza delle schematizzazioni, modelli e formalizzazioni logiche dei fenomeni indagati e saperle applicarle a fenomeni semplici e a situazioni di vita quotidiana.
• Raccogliere dati in contesti diversi, sia in situazioni controllate (laboratorio) sia sul campo, utilizzando diversi tipi di strumenti.

Competenze:
• Partire dalle preconoscenze degli studenti per organizzare e animare situazioni di apprendimento significativo.
• Dedicare tempi ampi alla discussione, al dialogo, al confronto e alla riflessione su quello che si fa.
• Favorire contesti relazionali cooperativi caratterizzati da una interdipendenza positiva tra il docente e lo studente e tra gli studenti (tra pari) dove la presenza ed il contributo di ciascuno sia considerato necessario e significativo.
• Fornire agli studenti strumenti di lettura analitica e critica della “complessità” del mondo naturale.
• Documentare in modo appropriato le diverse fasi della propria ricerca.

Tempo medio per svolgere il percorso didattico: 30 ore

Prove di valutazione correlate:
Prova associata al percorso “La vita in un pugno di terra” (sul modello TIMSS) (di L. Cassata)
Decomposizione e biomi (di L. Cassata)
Operazione mani pulite (di L. Cassata)

La vita in un pugno di terra: dal macro al micro

By: Redazione SCIENZE Posted in

Un giardino, un prato, un orto coltivato non sono solo spazi su cui giocare o sdraiarsi beati, ma sono un insieme di zolle di terra che rappresentano la porta di un mondo abitato e interessante da oltrepassare senza paura. Il bambino attraverso questo percorso si mette in relazione con l’ambiente in cui vive e lo scopre con l’ottica del ricercatore: osservare, toccare, manipolare, setacciare, raccogliere, lo rende capace di fare delle ipotesi, di procedere per tentativi e cercare risposte utilizzando ciò che già conosce per scoprire il nuovo attraverso la sperimentazione. Le attività didattiche di questo percorso didattico pongono l’attenzione e si sviluppano intorno alla zolla di terra. Attraverso il metodo investigativo che parte dai canali senso-percettivi fino ad arrivare a conoscenze validate e condivise, i bambini diventano consapevoli di come, non così lontano dalla loro casa, sotto i loro occhi, tra le loro mani, una zolla di terra nasconde un mondo sommerso abitato e interessante. I bambini della scuola primaria con i mezzi a loro disposizione, adeguati alla loro età, imparano a conoscere caratteristiche e funzioni degli organismi viventi (vegetali e animali). I bambini coglieranno la diversità del ciclo vitale di vegetali e animali ma converranno come entrambi siano parte integrante nella vita di una zolla di terreno, strettamente legati tra loro, tanto che tutto quello che nell’attività iniziale viene separato per poter essere meglio studiato verrà poi ricomposto nei vari terrari.

Grado scolastico: Primaria – dalla classe I alla V

Obiettivi:
• Esplorare i fenomeni attraverso il metodo scientifico.
• Saper osservare il terreno ed individuarne gli elementi: organismi viventi(vegetali e animali).
• Individuare i cambiamenti, i processi di relazione, i sottosistemi.
• Comprendere l’importanza del terrario come spazio di osservazione per conoscere gli elementi del terreno: animali e piante.
• Comprendere il significato di terreno nella visione di ecosistema ossia come spazio di vita di relazione fra organismi differenti in perfetto equilibrio.
• Comprendere il terrario come modello di ecosistema.
• Saper documentare in modo appropriato l’indagine effettuata.

Competenze:
• Ricordare e applicare alla situazione problematica la conoscenza scientifica utile per risolverla.
• Riconoscere e distinguere cause ed effetti nei fenomeni considerati.
• Confrontare e correlare oggetti e fenomeni della realtà circostante, individuando somiglianze e differenze anche per mezzo di seriazioni e classificazioni.
• Organizzare correttamente le osservazioni e pianificare semplici attività di investigazione.
• Formulare domande (problem posing), sia a partire dai dati raccolti sia a partire dall’esperienza quotidiana.
• Scomporre e ricomporre la complessità dei fenomeni indagati individuando elementi, relazioni e sottosistemi.
• Analizare ed interpretare i dati a disposizione per trarne conclusioni appropriate.
• Elaborare ipotesi sulla base dei dati e delle conoscenze personali e formulare proposte di esperimenti atti a verificarle.

Tempo medio per svolgere il percorso didattico: due mesi

Prova di valutazione correlata:
Prova associata al percorso “La vita in un pugno di terra: dal macro al micro” (di M. Cherubini)

I consorzi microbici del suolo

By: Redazione SCIENZE Posted in

Questo percorso didattico tiene conto delle esperienze e delle attività che solitamente si realizzano sul suolo nella scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado. Gli itinerari possibili che il docente nel biennio dell’obbligo d’istruzione può percorrere sono molteplici. In questo itinerario, a partire da pochi grammi di suolo, si propone e si privilegia la “lettura dell’ambiente” a livello di microscala (batteri del suolo). Ambiente, ecosistema, ecologia microbica, cicli biogeochimici, biodiversità microbica, sostenibilità, biotecnologie, sono le parole calde del percorso e i nodi concettuali da privilegiare sono:
• il passaggio dal macro al micro;
• la distinzione tra ambiente e sistema;
• le dimensioni spaziali e temporali.
La scelta di trattare i batteri è fondamentale sia per la loro l’abbondanza sulla Terra che per il ruolo ecologico che svolgono. Il suolo come sistema ecologico introduce, attraverso osservazioni e semplici investigazioni, allo studio del mondo vivente invisibile, non perché nascosto, come accade ad esempio per la mesofauna del suolo, ma perché microscopico.

Grado scolastico: Secondaria di II grado  – I biennio

Obiettivi:
• Riconoscere nelle situazioni esemplari affrontate i collegamenti con altre situazioni incontrate in contesto quotidiano.

Competenze:
• Proporre modi di esplorare scientificamente un problema dato.
• Individuare quali sono le domande alle quali l’indagine che si sta svolgendo (o che è stata svolta) cerca di dare risposta.
• Organizzare le osservazioni in base al problema da affrontare e pianificare semplici attività di investigazione.
• Usare ed elaborare quando possibile modelli e teorie per interpretare e spiegare le osservazioni e per predire osservazioni non ancora effettuate.
• Analizzare e interpretare i dati a disposizione per trarne conclusioni appropriate.
• Identificare in testi che riguardano fenomeni e argomenti scientifici quali siano i presupposti, le prove raccolte e la logica del ragionamento.
• Riconoscere il linguaggio scientifico nei diversi media (stampa, Internet, TV, ecc.) ed essere in grado, a seconda delle difficoltà dell’argomentazione, di distinguere tra argomentazioni basate su conoscenze e dati scientifici e altri tipi di argomentazioni (emotive, economiche, politiche, ecc.).

Tempo medio per svolgere il percorso didattico: 16 ore

Prove di valutazione correlate:
Decomposizione e biomi (di L. Cassata)
Prova associata al percorso “I consorzi microbici del suolo”(sul modello TIMSS) (di L. Cassata)
Operazioni mani pulite (di L. Cassata)

Alimentazione e salute

By: Redazione SCIENZE Posted in

Alimentazione e Salute costituiscono un binomio associativo ormai ben radicato anche nel senso comune e innumerevoli sono i suggerimenti e le proposte che provengono da esperti dei più vari settori. Intorno al cibo, alle sue manipolazioni e alle diete che ad esso si collegano, ruotano poi molti interessi e modelli del nostro tempo da cui ogni insegnante può trarre spunti didattici e proposte di indagine per gli studenti.
Da un lato si propongono attività finalizzate ad esplorare alcuni aspetti che riguardano gli alimenti, i nutrienti in essi contenuti e la loro struttura chimica ed efficacia biologica, dall’altro spunti di lavoro volti a consolidare ed espandere concetti fondanti della biologia umana.
Il “corpo umano” viene infatti presentato come un sistema aperto organizzato in livelli gerarchici che scambia materia ed energia con l’esterno ed è in continua trasformazione, immerso in un lungo iter evolutivo che lo porta ad adattarsi ad ecosistemi continuamente mutevoli anche perché sempre più antropizzati.

Grado scolastico: Secondaria di II grado  – I biennio

Obiettivi:
• Saper effettuare attività di laboratorio lavorando in gruppo cooperativo.
• Imparare ad annotare sistematicamente le osservazioni compiute al fine di poterle analizzare proficuamente in tempi successivi.
• Saper raccogliere e interpretare dati.
• Correlare forme e funzioni anche a livello molecolare.
• Individuare nella scomposizione dei nutrienti, grazie all’attività enzimatica, i processi fondamentali per la loro assimilazione.
• Imparare a schematizzare/modellizzare.

Competenze:
• Proporre modi di esplorare scientificamente un problema dato.
• Individuare quali sono le domande alle quali l’indagine che si sta svolgendo (o che è stata svolta) cerca di dare risposta.
• Organizzare le osservazioni in base al problema da affrontare e pianificare semplici attività di investigazione.
• Usare ed elaborare quando possibile modelli e teorie per interpretare e spiegare le osservazioni e per predire osservazioni non ancora effettuate.
• Analizzare ed interpretare i dati a disposizione per trarne conclusioni appropriate.
• Identificare in testi che riguardano fenomeni e argomenti scientifici quali siano i presupposti, le prove raccolte e la logica del ragionamento.
• Riconoscere il linguaggio scientifico nei diversi media stampa, internet, TV, etc..) e essere in grado, a seconda delle difficoltà dell’argomentazione, di distinguere tra argomentazioni basate su conoscenze e dati scientifici e altri tipi di argomentazione (emotive, economiche, politiche, …).

Tempo medio per svolgere il percorso didattico: 18 ore

Prove di valutazione correlate:
Piramidi alimentari (di L. Cassata)

Alimentazione e salute – sul modello TIMMS (di L. Cassata)
La celiachia e la carie (di L. Cassata)

 

 

 

La LIM e l’educazione scientifica: progettare, collaborare, documentare

By: Redazione SCIENZE Posted in

Questa proposta vuole essere un’integrazione del percorso “La vita in un pugno di terra: dal macro al micro”. Gli aspetti metodologico-disciplinari in esso trattati possono essere amplificati con l’uso della Lavagna Interattiva Multimediale (LIM), che per essere utilizzata in modo significativo necessita di un’attenta progettazione che si occupi di:
a) organizzare il setting;
b) predisporre gli aspetti indispensabili alla costruzione della collaborazione;
c) preparare gli strumenti per la documentazione didattica.
La prima attività fornisce degli spunti per un’adeguata progettazione delle attività didattiche che si avvalgono della LIM. Particolare attenzione è dedicata alla preparazione del setting d’aula e all’utilizzo di risorse digitali che sono messe a disposizione perché l’insegnante possa avvalersene in fase di progettazione.
La seconda attività propone due interventi collaborativi: il Think Pair Share e la Bloackboard Share che, integrati con l’uso della LIM, verranno utilizzati come fasi di progettazione della seconda attività del percorso “La vita in un pugno di terra: dal macro al micro”.

Grado scolastico: Primaria – classi dalla I alla V

Obiettivi:
• Conoscere le funzionalità hardware dei vari strumenti (pc, periferiche di output-input, LIM, tablet, smartphone) a disposizione.
• Conoscere le funzioni dei software.
• Utilizzare la rete Internet.
• Adoperare i motori di ricerca per reperire informazioni in Internet.
• Leggere dati.
• Selezionare dati.
• Interpretare dati.

Competenze:
• Proporre modi di esplorare scientificamente un problema dato.
• Organizzare le osservazioni in base al problema da affrontare e pianificare semplici attività di investigazione.
• Ricostruire e comunicare il senso logico delle attività svolte, in coerenza con gli obiettivi proposti.
• Riconoscere il linguaggio scientifico nei diversi media (stampa, internet, TV, ecc.) ed essere in grado, a seconda delle difficoltà dell’argomentazione, di distinguere tra argomentazioni basate su conoscenze e dati scientifici e altri tipi di argomentazione (emotive, economiche, politiche,…).

Tempo medio per svolgere il percorso didattico: 2 mesi

Come è difficile crescere! Il romanzo di formazione

By: Redazione LINGUISTICA Posted in

Il percorso si sviluppa dall’archetipo del romanzo di formazione della letteratura occidentale, la Telemachia, i primi quattro libri dell’Odissea. Telemaco parte alla ricerca del padre, mai conosciuto, un vuoto nella sua crescita. Con Massimo Recalcati, quello di Telemaco si potrebbe definire il contrario del complesso di Edipo. Egli cerca il padre non come un rivale da battere, ma come un adulto con cui confrontarsi per riportare la Legge sulla propria terra. E nemmeno il complesso di Narciso, sterilmente fissato alla sua immagine.

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