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Ultime guide pubblicate

Città vecchia. Quando una poesia diventa canzone

By: Lorenza Orlandini Posted in

Con questo contributo si è ipotizzata la costruzione di un percorso attraverso il quale poter consolidare negli studenti la concezione della poesia come linguaggio specifico in cui significante e significato si raccordano anche in base all’esperienza biografica dell’autore e alla concezione poetica di riferimento. Finalità dell’attività è di scandagliare le possibili analogie e differenze che intercorrono tra un testo poetico e il testo di una canzone d’autore, nonché le rispettive valenze letterarie o culturali e la funzione sociale; il progetto si propone inoltre di far acquisire consapevolezza della specificità espressiva della canzone d’autore (componente musicale e vocale), individuandone i rapporti con l’esperienza biografica dell’autore e la poetica di riferimento.

 

Dal testo all’ipertesto: un caso di polifonia romanzesca

By: Lorenza Orlandini Posted in

Il tema affrontato è quello della particolare esperienza di studio che offre un testo polifonico, in cui la voce narrante rincorre e si interseca con le voci dei personaggi, ora in forma di dialogo vero e proprio (“mimesi”), ora sotto forma di un confuso indiretto libero (“diegesi”). In effetti si tratta di testi scritti, ma ad alto tasso di oralità, testi che imitano modalità discorsive e conversative, a volte argomentazioni filosofiche e morali. Questo percorso mira a consolidare la conoscenza approfondita della lingua con l’accostamento a scrittori dialettali o espressionisti (Verga, Belli, Gadda, Pasolini). In questi testi è difficile distinguere a prima vista una voce dall’altra e la superficie testuale appare come un flusso discorsivo del narratore (ad esempio nei casi di Verga e Gadda). 

L’analisi testuale dovrà distinguere le voci e attribuirle a personaggi diversi; mettere in luce i fili del discorso che si intrecciano in un tessuto narrativo apparentemente unitario; illuminare nell’affresco dipinto le tessere di un mosaico dai molti volti; studiare i punti di vista (vedi anche il percorso “Il punto di vista, una variabile non costante”) e confrontare logiche diverse e a volte contraddittorie; infine, cogliere gli usi linguistici adatti a quel personaggio e non a un altro: i registri e gli stili espressivi, le cadenze locali, i tic linguistici, le modalità conversative, i dialetti e i gerghi. Il metodo di lavoro potrà comportare una “riscrittura” in forma scenica del testo pluridiscorsivo.

Tanti gli obiettivi dell’attività proposta: far leggere e comprendere testi in cui ci sia una voluta confusione delle voci; comprendere la forte polifonicità e pluridiscorsività di molti romanzi moderni; acquisire consapevolezza della ricchezza dell’implicito testuale e delle leggi di decodifica che presiedono all’atto di lettura consapevole; distinguere la voce narrante dalle altre voci, quelle dei personaggi; riconoscere gli stili espressivi presenti nel testo e attribuibili a personaggi diversi. E ancora: individuare i punti di vista diversi o divergenti presenti nei discorsi; riconoscere le logiche diverse, discuterle e accoglierle; individuare un punto di vista del narratore e la logica prevalente; lavorare sui testi in forma di riscrittura scenica, di passaggio da un codice espressivo narrativo-diegetico a uno dialogico-mimetico; acquisire consapevolezza teorico-pratica delle “costrizioni semiotiche” che intervengono nel passaggio da un codice all’altro e in particolare al codice dialogico e scenico.

Il percorso è pensato per il primo biennio e il tempo medio richiesto per svolgere l’attività è di 3 ore.

Persuasione e retorica. Il potere della parola – L’argomentazione nei testi letterari

By: Lorenza Orlandini Posted in

La risorsa si propone di abituare i giovani al riconoscimento e all’uso del testo argomentativo nelle diverse forme sia di testo orale sia di testo scritto, nella convinzione che l’uso dell’argomentazione sia un momento indispensabile nella formazione di una coscienza civile e democratica. Questo genere di attività fa parte di un curriculum ormai consolidato dell’insegnamento della lingua italiana, ma la sua importanza costituisce una motivazione valida per la sua continua riproposizione. In questa proposta, poi, il valore del testo come modello di corretto funzionamento della vita civile si accompagna alla conoscenza e alla comprensione di alcuni testi letterari (poetici, teatrali e narrativi) in cui l’argomentazione è presente in una varietà di forme e di esempi suggestivi.

La risorsa punta a far acquisire conoscenze (delle caratteristiche del testo letterario, dei generi letterari, delle caratteristiche del testo argomentativo e dei principali tipi di testi argomentativi) e varie competenze/capacità. Fra queste, quella di riconoscere la tipologia del testo (letterario, storico, filosofico, scientifico, sociologico, politico, ecc.), comprendere e riassumere la tesi sostenuta nel testo, analizzare la struttura del testo identificando le varie parti di cui si compone (esposizione della tesi, dimostrazione, confutazione dell’anti-tesi, conclusione), sostenere con ricchezza e varietà di argomenti una propria tesi, scrivere un testo argomentativo sapendo scegliere la tipologia più adatta alla situazione comunicativa.

La risorsa è pensata per il biennio della scuola secondaria di secondo grado.

La “Leggenda della Vera Croce” da Iacopo da Varagine a Piero della Francesca: dal testo scritto al testo dipinto

By: Lorenza Orlandini Posted in

Il percorso didattico pone al centro dell’attenzione un testo letterario latino e la sua traduzione in immagini. Il testo terminus a quo è costituito da due capitoli della Legenda aurea di Iacopo da Varagine: “L’invenzione della croce” e “L’esaltazione della Croce”; il testo terminus ad quem dalla loro traduzione è in un ciclo pittorico unitario, affrescato da Piero della Francesca nella cappella Bacci della Chiesa di S. Francesco ad Arezzo. Si tratta, secondo la terminologia di Roman Jakobson, di una “traduzione intersemiotica”.

L’itinerario offre la possibilità di studiare l’evoluzione dei contenuti di un testo sia attraverso il tempo (Iacopo da Varagine è vissuto nel sec. XIII, Piero della Francesca nel sec. XV) sia attraverso il passaggio dal codice letterario (scrittura) al codice iconografico (pittura).
 
Vari gli obiettivi di quest’attività: cogliere nel concreto della lettura di due testi – dei quali il secondo è intenzionalmente correlato al primo – gli aspetti essenziali dell’intertestualità, ai suoi vari livelli: riassunto, espansione, allusione, reintepretazione. Individuare, descrivere e valutare le differenze tra il linguaggio verbale scritto e il linguaggio iconico, tra la forma lineare della lingua scritta e la forma sintetica di un’immagine, tra le convenzioni della scrittura e le convenzioni della tradizione iconografica. Infine, utilizzare lo studio dei testi per ricostruire l’ambiente culturale nel quale i testi sono stati concepiti e prodotti. 
 
Il percorso didattico è pensato per il primo biennio della scuola secondaria superiore.

Il punto di vista, una variabile non costante

By: Lorenza Orlandini Posted in

La lettura di alcune opere di Calvino permette di riconoscere i vari punti di vista con i quali lo scrittore osserva la realtà, ferma restando la sua concezione della letteratura come forma di conoscenza del mondo, alla quale ragione e fantasia possono cooperare. In un’intervista del 1957 Calvino affermava: “Chi scrive perché crede nelle cose del mondo e tiene ad esse, chi si ostina a spiegare la vita, chi ha una sua guerra da combattere… ecco che costoro sono sempre ricorsi a mezzi di invenzione fantastica, a semplificazioni e organizzazioni violente e paradossali dei dati della realtà… le spiegazioni del mondo sono sempre apparse come favole e come utopie”.
 
Tra gli obiettivi del percorso: comprendere il testo narrativo, conoscere i principali elementi del testo narrativo, riconoscere il punto di vista, storicizzare il tema topos, sviluppare il gusto per la lettura autonoma ed espandere il percorso didattico. 
 
L’attività è destinata al primo biennio della scuola secondaria superiore.

“La parola scavata”. Specificità del linguaggio poetico

By: Lorenza Orlandini Posted in

La risorsa si propone di indagare la complessa natura del testo poetico nelle sue specificità e peculiarità. I ragazzi del biennio superiore partiranno dalla loro esperienza di lettori e scrittori di testi poetici per arrivare a riflettere insieme sul significato della poesia. Che cos’è la poesia? Cosa la caratterizza? In particolare, gli alunni verranno invitati a entrare nell'”officina” di alcuni grandi poeti per osservare da vicino i sentimenti, le riflessioni e le scelte che conducono alla nascita della poesia. Inoltre verrà analizzato il legame esistente tra la tradizione poetica di un determinato contesto storico-culturale e il talento individuale del poeta che può rigettarla, stravolgerla, trasformarla o inserirsi consapevolmente nel suo solco. Sarà infine proposto un laboratorio di espressione artistica e creativa sul testo poetico.

Gli obiettivi mirano a sviluppare: conoscenze (comprendere la specificità del testo poetico, il rapporto che lega poetica e poesia, il valore del rapporto tra tradizione letteraria e talento individuale e conoscere le strutture metriche, stilistiche e retoriche del testo poetico); competenze (saper analizzare un testo poetico a partire dalla descrizione – intesa come commento storico-filologico, semantico, linguistico e retorico – per giungere all’interpretazione, nell’intento di evincerne il significato esistenziale, psicologico e ideologico, saper affrontare il testo poetico come lettore autonomo e consapevole); capacità (saper stabilire connessioni intertestuali, sostenere e argomentare la propria interpretazione davanti alla classe, saper tradurre il linguaggio poetico in un altro procedendo attraverso analogie o opposizioni).

La risorsa si rivolge al biennio della scuola secondaria di secondo grado.

Il viaggio del testo dall’autore al lettore

By: Lorenza Orlandini Posted in

Il Materiale di studio analizza il testo letterario e la sua centralità nei percorsi educativi e didattici. 

Partendo dalla nozione di testo si arriva – attraverso un percorso tra l’analisi del testo letterario e la linguistica testuale – alla definizione della competenza di lettura, anche sulla base degli esiti delle indagini OCSE-PISA. Nello studio e nell’analisi del testo a scuola è didatticamente più produttivo porre l’accento sui testi sia dal punto di vista del testo conversazionale sia da quello del testo scritto e letterario.

Scrivere testi da testi

By: Lorenza Orlandini Posted in

La scrittura è un’abilità complessa che si compone di numerose microcompetenze. Per facilitarne l’apprendimento è necessario adottare un approccio procedurale che isoli per quel determinato livello scolastico alcune specifiche abilità che si possono insegnare. L’approccio procedurale richiede di progettare un curriculum della scrittura basato non solo sulle variabili tipologiche dei testi o sui contenuti da produrre, ma anche sulla progressiva complessità delle procedure e delle competenze richieste agli alunni. 

Lettura, comprensione del testo e scrittura costituiscono fasi di un unico processo di letto-scrittura con il quale lo studente acquisisce non solo dei contenuti ma, soprattutto, modelli di produzione che lo aiutano a costruire la scrittura. È possibile insegnare un modello di scrittura efficace, attraverso un percorso di facilitazione: da questa consapevolezza nasce la prospettiva del gruppo “Scrivere testi da testi”, un percorso di facilitazione che aiuta gli studenti a padroneggiare singole competenze attraverso esercitazioni mirate.

Scrittura e revisione del testo

By: Lorenza Orlandini Posted in

Il lavoro proposto consiste in una serie di esercizi graduati che dovrebbero portare gli studenti della scuola secondaria di primo grado e del biennio a prendere consapevolezza che per costruire un testo chiaro e corretto è necessario controllare i legami di coreferenza che permettono al lettore la ricostruzione immediata del significato. La finalità prima del lavoro è offrire ai docenti gli strumenti per approfondire il fenomeno linguistico dell’anafora. Il percorso può anche diventare modello per affrontare con gli studenti questo e altri fenomeni importanti per la stesura del testo come deissi, tempi verbali, connettivi, ecc.

Come obiettivi specifici, l’attività ha quelli di far riconoscere gli elementi strutturali di un testo coeso, saper ricostruire gli elementi di una catena anaforica e saper utilizzare il tipo di richiamo anaforico più adatto al contesto testuale, all’argomento, al destinatario.

Le scritture per lo studio

By: Lorenza Orlandini Posted in

Il saper prendere appunti da una fonte orale è una dimensione strategica della competenza di scrittura che non sempre è adeguatamente controllata dagli studenti. 

Viene qui presentato un progetto verticale e pluridisciplinare finalizzato a sviluppare le abilità di studio (ascolto e scrittura), con applicazione del cosiddetto “Metodo Cornell”. Tale metodo, elaborato nel 1989 da Walter Pauk, docente della Cornell University (USA), fornisce uno schema per condensare e organizzare gli appunti durante le lezioni.

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