Il punto di vista, una variabile non costante
La lettura di alcune opere di Calvino permette di riconoscere i vari punti di vista con i quali lo scrittore osserva la realtà, ferma restando la sua concezione della letteratura come forma di conoscenza del mondo, alla quale ragione e fantasia possono cooperare. In un’intervista del 1957 Calvino affermava: “Chi scrive perché crede nelle cose del mondo e tiene ad esse, chi si ostina a spiegare la vita, chi ha una sua guerra da combattere… ecco che costoro sono sempre ricorsi a mezzi di invenzione fantastica, a semplificazioni e organizzazioni violente e paradossali dei dati della realtà… le spiegazioni del mondo sono sempre apparse come favole e come utopie”.
Tra gli obiettivi del percorso: comprendere il testo narrativo, conoscere i principali elementi del testo narrativo, riconoscere il punto di vista, storicizzare il tema topos, sviluppare il gusto per la lettura autonoma ed espandere il percorso didattico.
L’attività è destinata al primo biennio della scuola secondaria superiore.