Homepage

Trova una risorsa.
Centinaia di materiali didattici per la scuola dei nostri desideri.

[wpdreams_ajaxsearchpro id=2]

Ultime guide pubblicate

La «Scuola Sottosopra»

By: redazione Posted in

Cliccare nei box per accedere alla narrazione dell’esperienza nel formato multimediale o testuale.

[…] Questo tipo di insegnamento è una forma di apprendimento “blended” che include l’uso delle tecnologie influenzando l’apprendimento in modo da consentire al docente di passare più tempo con gli studenti invece di fare lezione ex-cattedra. Il metodo più usato per il momento è la creazione di video da parte dei docenti che gli studenti possono visionare al di fuori dal consueto tempo dell’aula” [Barseghian, T., Three Trends That Define the Future of Teaching and Learning, KQED Febbruary 2001].

In questa risorsa Elena Mosa ed Isabel de Maurissens partono dalla descrizione dell’esperienza della Khan Academy per poi introdurre il modello della flipped classroom*.

Argomenti: flipped classroom, Khan Academy

______________________________________________________________________________________________________________________
*Aggiornamenti 2016

La flipped classroom è tra le idee proposte dal movimento delle Avanguardie Educative (http://www.indire.it/progetto/avanguardie-educative/) cui le scuole possono aderire e usufruire di un servizio di coaching da parte di Indire (http://avanguardieeducative.indire.it/).

Wiidea

By: redazione Posted in

La LIM piace. I docenti sanno cosa farci. Gli studenti si sono appropriati del nuovo spazio. Ma troppe sono le aule sprovviste del device.
Wiidea nasce come idea-progetto per trovare una soluzione smart che permetta l’interazione digitale in classe in assenza dei (possibilmente in attesa dei) finanziamenti necessari per dotare di un kit-lim tutte le aule. L’esperienza che si va a raccontare mostra come questa soluzione tecnica, così do-it-yourself, possa generare entusiasmi, aprire nuove possibilità e allargare orizzonti.

Parole chiave: LIM, tecnologia.

Un’esperienza cl@ssi 2.0: che cosa fare, come documentare

By: redazione Posted in

Cliccare nei box per accedere alla narrazione dell’esperienza nel formato multimediale o testuale.

Come docente referente di una cl@sse 2.0 avevo assunto diversi impegni, fra i quali: progettare un percorso triennale in cui le dotazioni tecnologiche fossero uno strumento e non l’obiettivo, documentare con una certa regolarità la didattica, aiutare i colleghi non informatizzati ad avvicinarsi a una didattica con le tecnologie, realizzare un video di documentazione finale che narrasse il percorso del triennio.

In questa risorsa Anna Rita Vizzari narra la sua esperienza come docente in una cl@sse 2.0 e l’attività svolta per documentare tale esperienza.

Argomenti: documentazione, cl@ssi 2.0

______________________________________________________________________________________________________________________

 

Modelli ed esperienze di ambienti innovativi

By: redazione Posted in

Parlare dell’ambiente di apprendimento significa concentrare l’attenzione sul concetto di spazio, inteso come luogo preposto a quel complesso processo in cui il soggetto impara e si forma. In uno spazio ricco di stimoli lo sviluppo delle capacità cognitive e relazionali sarà sicuramente più immediato. Ridisegnare l’ambiente di apprendimento significa, quindi, considerare molteplici direttrici che, nel loro complesso, individuano la dimensione spazio-temporale dell’apprendere.

Parole chiave: ambiente di apprendimento.

Il registro elettronico

By: redazione Posted in

Cliccare sui box sopra per aprire la risorsa nel formato multimediale o testuale

La registrazione è contemporaneamente documentazione di accompagnamento del percorso dei singoli allievi e delle classi e archiviazione di dati asseverati dalla firma di chi è addetto alle diverse funzioni, con valore probatorio in caso di contestazioni e ricorsi amministrativi. (Essa) si concretizza, nell’immaginario collettivo, in due fascicoli cartacei: registro di classe e registro dell’insegnante.

In questa risorsa Marco Guastavigna descrive vantaggi, requisiti tecnici e competenze di utilizzo di tre diversi modelli di adozione del registro elettronico.

Argomenti: registro elettronico, comunicazione tra scuola e famiglia

______________________________________________________________________________________________________________

*Aggiornamenti 2016 – Registri elettronici gratuiti

Introdurre le ICT nell’aula tradizionale: percorsi di integrazione. Moodle: nuovo scenario di insegnamento/apprendimento

By: redazione Posted in

Introdurre le ICT nella pratica scolastica può rappresentare un’innovazione importante a patto che sia ben definito il modello organizzativo che tenga conto delle molteplici problematiche legate alla comunità in apprendimento: la classe di insegnamento, il contesto socioambientale degli alunni, i consigli di classe, le programmazioni ministeriali e non da ultimo le proposte del territorio e le esigenze dei genitori. L’adozione di un modello formativo di didattica mista (blended) può rappresentare un’opportunità significativa per “avvicinare” la scuola al nuovo modo di pensare e di apprendere dei giovani, rendendo l’apprendimento scolastico più motivante ed efficace dal punto di vista cognitivo, consentendo agli studenti di essere attori e coautori del processo stesso.

Parole chiave: virtual learning environment, dispersione scolastica, Moodle.

Il setting della classe digitale

By: redazione Posted in

Il passaggio da una LIM intesa come tecnologia per la didattica stand-alone alla visione della lavagna interattiva come digital hub (Jewitt e Moss, 2010) è alla base di una nuova configurazione che l’ambiente-classe può assumere. L’accezione della LIM come digital hub intende evidenziarne il ruolo di snodo di connessione digitale verso una serie di altri servizi, applicazioni, periferiche che apre un nuovo scenario in grado di estendere la classe oltre i confini fisici dell’aula.
Per esplorare le caratteristiche di questo nuovo setting di classe procederemo per passi analizzando la classe in una sorta di processo di metamorfosi da uno spazio-classe incentrato sul docente a un ambiente di apprendimento in cui le tecnologie permettono di sviluppare nuove potenzialità che mettono l’alunno al centro del processo di apprendimento.

Parole chiave: LIM, ambiente di apprendimento.

“Quando la tecnologia si fa da parte…”. Quotidianità e consapevolezza nell’impiego delle tecnologie

By: redazione Posted in

«Questo è ciò in cui crediamo. Da sola la tecnologia non basta. Più veloce, più sottile, più leggero – sono tutte grandi cose. Ma è quando è la tecnologia si fa da parte che tutto diventa meraviglioso, quasi magico. È lì che possiamo fare un salto in avanti ed avere qualcosa come questo».
Questa pubblicità del 2011 sintetizza bene il senso e la prospettiva dell’impiego delle tecnologie per i nostri studenti oggi: l’hardware che si fa quasi trasparente, la fascinazione data dai nuovi rapporti tra reale e virtuale, la possibilità di trasformare spazi e tempi dell’uso di hardware e software. Quando la tecnologia si fa da parte – perché è più semplice ed immediata – ci si può concentrare sul processo didattico inteso come partecipazione attiva degli studenti; ma la tecnologia (e in questo si include anche il web e i contenuti digitali) più semplice non è mai neutra, obbliga sempre a una riflessione formativa sul senso e sulla consapevolezza del suo impiego.

Parole chiave: ICT, information literacy.

Elementi di Instructional Design: buone pratiche e strumenti per la progettazione didattica di percorsi educativi basati sulle ICT

By: redazione Posted in

L’Instructional Design (ID) può essere definito come quel ramo della conoscenza, teorica e pratica, che concerne «i principi e le procedure attraverso le quali materiali didattici, lezioni o interi sistemi educativi possono essere sviluppati in modo coerente e affidabile» (Reigeluth, 1999). Il concetto di ID si basa sul presupposto che non esistano situazioni universali, bensì scelte preferibili ad altre in determinate situazioni, che non assumono però un valore assoluto. L’ID identifica quindi regole che presiedono alla scelta dei metodi di istruzione più adeguati per il conseguimento dell’obiettivo formativo, tenuto conto del contesto in cui si opera (Ranieri, 2005). Nella progettazione di processi educativi basati sulle ICT, l’ID, inoltre, identifica criteri e modalità attraverso i quali selezionare ed integrare le ICT nel processo educativo, attraverso un’accurata progettazione ed un’analisi del valore aggiunto apportato da ogni singola tecnologia integrata.

Parole chiave: Instructional Design, progettazione, didattica.

Didattica 2.0 a scuola: studio di caso “La mappa dell’energia”

By: redazione Posted in

In tutti i documenti delle ultime riforme viene richiamata sia l’importanza dell’utilizzo delle nuove tecnologie del web 2.0 sia dell’ approccio laboratoriale nelle strategie di apprendimento/insegnamento. Viene presentata un’esperienza che cerca di coniugare attività laboratoriali manuali e conoscenza attiva del proprio territorio con l’utilizzo degli strumenti per il geo-tagging in un’ottica di lavoro collaborativo: i dati sulle energie potenziali del territorio verranno condivisi attraverso l’utilizzo delle funzioni più avanzate di Google Maps.

Parole chiave: Google Maps, LIM, approccio laboratoriale.

Ultime risorse pubblicate