Fare laboratorio di scienze della terra: alcune proposte in verticale
I materiali didattici proposti costituiscono un unico itinerario che dalla scuola primaria arriva fino al primo biennio della scuola secondaria di secondo grado. La scelta metodologica seguita è stata quella di presentare una serie di percorsi che prediligono ciò che è “osservabile” e “sperimentabile” allo scopo di fornire una metodologia d’indagine che potrà poi essere applicata anche in altri ambiti permettendo di ampliare il campo di competenza degli utenti. L’itinerario proposto è caratterizzato da un forte riferimento alle Indicazioni Nazionali che per la scuola secondaria di I grado parlano di “realizzare esperienze quali, ad esempio, la raccolta e i saggi di rocce diverse”, suggerendo l’adozione di un metodo di lavoro di tipo investigativo per arrivare a saper “riconoscere, con ricerche sul campo ed esperienze concrete, i principali tipi di rocce ed i processi geologici da cui hanno avuto origine”. Le stesse Indicazioni Nazionali indicano poi come traguardi la capacità di “sperimentare, in laboratorio o all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni” e di “sviluppare semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni”, tutti aspetti fortemente presenti nella attività che le presenti risorse propongono.
Intervista al prof. Emanuele Piccioni, esperto di didattica laboratoriale e autore INDIRE
Per orientarsi
I percorsi sono centrati tutti intorno agli stessi concetti chiave, nell’ottica di una verticalizzazione dei curricoli, ma presentano attività di volta in volta diversificate e calibrate alle diverse età dei discenti. Per la scuola primaria viene proposto un primo materiale (percorso “Il terreno sotto i nostri piedi”) le cui attività si sviluppano intorno all’analisi di una porzione di suolo o di una zolla di terra portata in aula. Attraverso il metodo investigativo, che parte dai canali senso-percettivi per arrivare a conoscenze validate e condivise, i bambini, con mezzi adeguati alla loro età, impareranno a conoscere il suolo a tutto campo: dal suo colore alla sua consistenza, dalla sua varietà alle sue proprietà, dalla sua composizione alla sua storia.
Più numerosi sono i materiali per la scuola secondaria di I grado e il biennio del II grado. In particolare, il video “Laboratorio di scienze della terra: le rocce sedimentarie” costituisce un’interessante documentazione di come proporre attività sperimentali sulle rocce sedimentarie in continuità fra i due livelli scolastici della secondaria. Il cuore dell’itinerario è costituito dai tre percorsi per la scuola secondaria di I grado, collegate al video, “In un pugno di terra: i piccoli materiali della Terra”, “Le rocce raccontano (I)” e “La meravigliosa avventura di Ciottolino: a NeverEnding Story” dove sono proposte numerose semplici attività investigative sul terreno e sui minerali che permettono da un lato efficaci collegamenti con la fisica e la chimica.
Nel primo biennio della scuola secondaria superiore tali esperienze possono essere meglio approfondite indagando sulle frazioni liquide e aeriformi del terreno per poi dedicarsi alla scoperta delle proprietà della sua frazione solida e concludere, infine, con la messa a fuoco di un aspetto specifico, quello dei minerali (“In un pugno di terra: esplorando i componenti del suolo”). A questo livello è molto importante l’utilizzo di strumenti concettuali più stringenti, come l’approccio matematico (strumenti di calcolo, semplici elaborazioni, applicazione di formule e leggi matematiche) e il riferimento a procedure non solo qualitative, ma proprie della fisica e della chimica quantitative.
Il secondo percorso sulle rocce (“Le rocce raccontano (II)) consente non solo di imparare a riconoscerle e di ricostruire i processi che portano alla loro formazione, ma anche di ricomporre il tutto definendo il loro intero ciclo.
Conformemente a quanto indicato nelle Linee Guida per i tecnici e i professionali, le risorse proposte sono state selezionate in modo da consentire l’acquisizione progressiva della capacita di “riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità”, un obiettivo che può essere pienamente conseguito solo attraverso un percorso durante il quale i concetti di interazione e sistema vengono progressivamente messi a fuoco per arrivare a cogliere la complessità del nostro pianeta.
I percorsi proposti sono supportati da un prezioso materiale di studio che fornisce al docente i presupporti teorico-disciplinari sottesi ai materiali didattici (“Cos’è la Terra: composizione dello strato superficiale del terreno, dinamica esogena e modellamento della superficie terrestre, cenni di dinamica endogena”).
Aree e ambiti di competenza (bilancio di competenze) | Area delle competenze relative all’insegnamento (didattica): – Organizzazione delle situazioni di apprendimento – Osservare e valutare gli allievi secondo un approccio formativo – Coinvolgere gli studenti nel loro apprendimento e nel loro lavoro Area delle competenze relative alla propria formazione (professionalità): – Curare la propria formazione continua |
Aree trasversali dei laboratori | Valutazione didattica e valutazione di sistema Buone pratiche didattiche disciplinari |
Ambiti disciplinari e trasversali | Scienze |
Livello scolastico | Primaria Secondaria di I grado Secondaria di II grado – primo biennio |
Ulteriori attività sul tema, oltre a quelle qui selezionate, sono consultabili nella sezione “Educazione Scientifica/Terra e Universo” del sito Scuola Valore.