Le rocce raccontano II

Le rocce raccontano II

 
2015
 
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  • Argomenti: Scienze
  • Progetto: Educazione scientifica
  • Grado scolastico: Primo biennio, Secondaria di II grado
  • Tipologia: Percorso didattico
  • Condizioni d'uso: Copyright © Indire
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Le rocce raccontano II

Partendo dallo studio delle rocce, dalla natura dei minerali che le compongono e dalla tipologia dei processi che hanno portato alla loro formazione, gli alunni saranno condotti attraverso un percorso conoscitivo che insegnerà loro a interpretare i documenti scritti nei giacimenti rocciosi, riconoscendo, attraverso di essi, la natura dei fenomeni che hanno caratterizzato la storia geologica di un territorio. Importante sarà riuscire a favorire il processo di costruzione della conoscenza che non sia necessariamente di matrice costruttivista, ma che integri elementi di comprensione concettuale dei fenomeni investigati (come ad es., il processo di formazione di una roccia oppure come si uniscono i minerali) e delle relazioni causali (se la temperatura sale oltre un certo limite succede qualcosa?) le cui tracce si ritrovano nelle rocce, vere e proprie testimonianze del passato e del presente geologico di un territorio.
Per questo, dopo essere passati attraverso lo studio dei singoli fenomeni litogenetici, analizzandoli nelle loro caratteristiche peculiari, anche attraverso modellizzazioni e simulazioni di varia natura, si arriverà al riconoscimento delle rocce in contesti protetti o simulati (come quelli della classe o del laboratorio scolastico), per arrivare, infine, a osservarle in ambienti naturali e a utilizzarle come indizi, ovvero come fonti di informazioni per ricostruire la storia litologica (e non solo) di una certa zona.

Grado scolastico: Secondaria di II grado  – I biennio

Obiettivi:
• Saper riconoscere il valore semantico dei termini usati per descrivere un fenomeno scientifico.
• Individuare le domande alle quali un’indagine scientifica cerca di dare risposta.
• Saper scomporre e ricomporre la complessità dei fenomeni indagati individuando elementi, relazioni e sottosistemi.
• Comprendere l’importanza di schematizzazioni, modelli e formalizzazioni logiche dei fenomeni indagati, e saperli applicare a semplici fenomeni.
• Proporre modi di esplorare scientificamente un problema dato, utilizzando anche procedimenti matematici (formule, ecc.).
• Saper individuare le scale dimensionali adeguate e le modellizzazioni appropriate al fenomeno da rappresentare.
• Raccogliere dati in contesti diversi, sia in situazioni controllate (laboratorio) sia sul campo, utilizzando diversi tipi di strumenti.
• Saper utilizzare ragionamenti e procedimenti logici elaborati in contesti controllati (laboratorio) a contesti ambientali complessi (strutture geologiche, rilievi, ambienti naturali diversi).
• Descrivere e utilizzare strumenti e metodi usati dalla scienza per garantire l’affidabilità dei dati (controllo delle variabili, gruppi di controllo, ripetizione delle misure,…).
• Elaborare e usare modelli e teorie per interpretare e spiegare le osservazioni e per predire osservazioni non ancora effettuate.

Competenze:
• Ricordare e applicare alla situazione problematica investigata le conoscenze scientifiche utili per risolverla.
• Riconoscere e distinguere cause ed effetti nei fenomeni considerati.
• Identificare e usare modelli e rappresentazioni esplicativi dei fenomeni in esame.
• Proporre modi di esplorare scientificamente un problema dato.
• Raccogliere dati in contesti diversi, sia in situazioni controllate (laboratorio) sia sul campo, utilizzando o costruendo diversi tipi di strumenti.
• Analizzare e interpretare i dati raccolti per trarne conclusioni appropriate.
• Elaborare ipotesi sulla base dei dati raccolti e delle conoscenze personali e formulare proposte di esperimenti atti a verificarle.
• Usare e elaborare quando possibile modelli e teorie per interpretare e spiegare le osservazioni e per predire osservazioni non ancora effettuate.

Tempo medio per svolgere il percorso didattico: 13-28 ore

Prova di valutazione correlata:
Il rischio idrogeologico
(di M. Onida)

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