Ci vuole “energia” per insegnare la fisica: alcune proposte in verticale
Nella società odierna il discorso sull’energia è fondamentale per la cultura di ogni individuo. Il costo del barile di petrolio è in pratica uno degli indicatori delle borse mondiali. Quanto si è disposti a pagare l’energia indica quanto si vuole o si può produrre e resta un termine reale, concreto dell’economia mondiale.
Capire questo tipo di meccanismo e le sue implicazioni, anche se in modo semplificato, è talmente importante che diventa cruciale occuparcene a tutti i livelli di scuola. Il problema concettuale che è sotteso a questo tema risiede nel fatto che l’energia (come la forza) non si vede, non si tocca, non si annusa ed anche il citato barile di petrolio non è energia. Dobbiamo utilizzare cose che non si vedono per spiegare cose che si vedono e che influenzano la nostra vita quotidiana.
Presentazione del tema a cura del prof. Riccardo Govoni, esperto di fisica ed esperto INDIRE
Per orientarsi
In questa sezione il tema dell’energia viene affrontato con contenuti selezionati in relazione al livello scolastico e vengono proposte attività ritenute professionalmente efficaci, in modo da produrre un apprendimento significativo. Tutte le proposte presentate partono dall’osservazione di situazioni e fenomeni della vita quotidiana, inseriti in un contesto di senso significativo per gli alunni. In particolare si presentano alcuni materiali che trattano il tema della luce e dei colori per il I Ciclo e del movimento per la scuola secondaria di I e II grado (I biennio).
1. Fra i materiali sarà possibile, ad esempio, effettuare un percorso sulla luce che prende il via dall’ombra e dai giochi che si possono fare a partire dalla scuola dell’infanzia (“Giochi di luce e ombre”). Seguire l’ombra formata da un’asta o da una matita posta in verticale può portare a interessanti considerazioni di tipo astronomico e nel contempo a competenze di tipo geometrico, affrontabili già dalla scuola primaria (“Le ombre: una prospettiva geometrica”). Durante la scuola secondaria di primo grado, impiegando l’ombra e sfruttando le proporzioni, sarà possibile stabilire l’altezza di un albero o di un palazzo.
Un percorso parallelo può partire dalla luce, studiandone alcune caratteristiche macroscopiche iniziando dalla scuola primaria, giocando con gli “acchiappa-raggi” per passare al colore e alla scomposizione del colore o meglio delle tinte (“Sai di cosa è capace la luce”). Ma è facile associare al concetto di luce quello di energia ed utilizzando i numerosi esempi riportati (percorso “La girandola dell’energia”), si possono presentare molti fenomeni da interpretare, almeno da un punto di vista qualitativo, già nella scuola secondaria di primo grado.
2. Il concetto di movimento si sviluppa empiricamente già nella scuola dell’infanzia, ma a questo livello non è opportuno, a nostro avviso, avventurarsi in osservazioni specifiche e anche minimamente approfondite. È invece possibile un approccio con osservazioni interessanti già a partire dalle ultime classi della scuola primaria, osservando cosa succede se ci si muove camminando a cadenza costante tra due punti fissati e osservare cosa succede se si aumenta la cadenza o se si aumenta lo spazio e così via. Nella scuola secondaria di primo grado, grazie anche all’utilizzo di sensori on line o grazie alle elaborazioni e simulazioni presentate nella nostra proposta (“Il moto: velocità e accelerazione (I)”), sarà possibile arrivare anche a relazioni matematiche e a verificarle con opportune esperienze. Le relazioni trovate si potranno ampliare e ulteriormente formalizzare nella scuola secondaria di secondo grado già dal biennio, grazie proprio alla sedimentazione delle conoscenze apprese in precedenza (“Il moto: velocità e accelerazione (II)”).
I percorsi proposti sono supportati da preziosi materiali di studio che forniscono al docente i presupporti teorico-disciplinari sottesi ai materiali di carattere didattico (“… se non c’è non si vede, ma se c’è non la si vede”, “Sine Sole Sileo” e “Fai riferimento ad un sistema”).
Aree e ambiti di competenza (bilancio di competenze) | Area delle competenze relative all’insegnamento (didattica): – Organizzare delle situazioni di apprendimento – Osservare e valutare gli allievi secondo un approccio formativo – Coinvolgere gli studenti nel loro apprendimento e nel loro lavoro Area delle competenze relative alla propria formazione (professionalità): – Servirsi delle nuove tecnologie per le attività progettuali, organizzative e formative – Curare la propria formazione continua |
Aree trasversali dei laboratori | Nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica Valutazione didattica e valutazione di sistema Buone pratiche didattiche disciplinari |
Ambiti disciplinari e trasversali | Scienze |
Livello scolastico | (Infanzia) Primaria Secondaria di I grado Secondaria di II grado – primo biennio |
Ulteriori attività sul tema, oltre a quelle qui selezionate, sono consultabili nella sezione “Educazione Scientifica/Energia e le sue trasformazioni” del sito Scuola Valore.