Homepage

Trova una risorsa.
Centinaia di materiali didattici per la scuola dei nostri desideri.

[wpdreams_ajaxsearchpro id=2]

Ultime guide pubblicate

Parli il “matematichese”? Dal problema all’espressione e all’equazione

By: admin Posted in

Tematica affrontata: numeri.

Descrizione: curando il passaggio dal linguaggio naturale al linguaggio matematico si fa cogliere la necessità di un linguaggio progressivamente formalizzato, curando al contempo l’uso del linguaggio naturale. Come è giustamente sottolineato nel DM n. 68 del 2007, quando si risolvono problemi è bene chiedere di “spiegare anche in forma scritta il procedimento seguito, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati”. Questa attività è pensata per la terza classe, ma alcune parti possono essere anticipate in classi precedenti se appunto si vuole porre attenzione al passaggio dal linguaggio naturale al linguaggio matematico. L’uso di un linguaggio progressivamente formalizzato è uno dei traguardi da raggiungere: qui si propone una strada graduale, che parte dal linguaggio naturale e valorizza l’espressione verbale degli alunni. Dal problema espresso a parole si arriva alla sua traduzione in termini di espressioni numeriche e letterali e alla successiva risoluzione (modellizzazione matematica). Si mette anche in evidenza come un’espressione algebrica permetta di generalizzare un problema.

Grado scolastico: secondaria di primo grado – III anno.

Obiettivi dell’attività:
– eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni e confronti tra i numeri conosciuti (numeri naturali, numeri interi, frazioni e numeri decimali) quando possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli di calcolo e valutando quale strumento può essere più opportuno, a seconda della situazione e degli obiettivi;
– descrivere con un’espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la soluzione di un problema;
– eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni;
– costruire, interpretare e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà.

Tempo medio per svolgere l’attività in classe: 6-8 ore.

Proprietà dei numeri razionali

By: admin Posted in

Adattamento da ”Matematica 2001”

Tematica affrontata: proporzionalità e costruzioni geometriche; insieme dei razionali; argomentazione come approccio alla dimostrazione.

Descrizione: il concetto di numero razionale costituisce uno dei nodi cruciali nell’apprendimento della matematica nella scuola secondaria di primo grado. È importante che le attività per lo sviluppo di tale concetto siano ricche e che si avvalgano di strumenti di tipo diverso. In questo caso, partendo da una costruzione geometrica conosciuta come il “metodo del falegname”, si insiste sulla sistemazione dei razionali sulla retta, per aiutare gli studenti a formarsi l’idea della densità dei razionali. È facile e spontaneo il collegamento con la geometria, anche perché nella costruzione si applica il teorema di Talete. Nella seconda parte dell’attività si vuole iniziare con gli alunni un percorso “razionale”, presentando alcune tracce di dimostrazione di proprietà elementari dei numeri razionali. Si avviano gli alunni all’uso di una semplice simbolizzazione algebrica e alla concatenazione di considerazioni logiche.

Grado scolastico: secondaria di primo grado – III anno.

Obiettivi dell’attività:
– comprendere i significati delle frazioni come rapporto e come quoziente di numeri interi;
– confrontare numeri razionali rappresentandoli sulla retta;
– alcune relazioni significative (essere maggiore o minore di …);
– osservare, individuare e descrivere regolarità;
– produrre congetture, testarle, validare le congetture prodotte;
riconoscere le proprietà che caratterizzano oggetti matematici e l’importanza delle definizioni che le descrivono;
– giustificare affermazioni con semplici concatenazioni di proposizioni.

Tempo medio per svolgere l’attività in classe: 6 ore.

Frazioni in movimento

By: admin Posted in

Adattamento da ”Matematica 2001”

Tematica affrontata: numeri; introduzione al pensiero razionale; misura.

Descrizione: nella prima infanzia si instaura un modello primitivo di numero, che si identifica con il numero naturale. Successivamente la concezione di numero richiede una serie di adattamenti. In tale processo di adattamento rientra la capacità di riconoscere scritture diverse che indicano uno stesso numero: si tratta di una situazione nuova rispetto a quanto si presentava nel modello primitivo dei numeri naturali. Il passaggio dall’insieme dei numeri naturali a quello dei razionali non è un semplice ampliamento, ma richiede una vera “riconcettualizzazione”. Per gli alunni è difficile comprendere che scritture diverse (come 0,25; 25/100; 1/4; …) corrispondano a un solo concetto matematico. In questa attività, che si può svolgere in prima classe, si propone la costruzione di uno strumento concreto che consente di mettere in evidenza aspetti, significati e scritture diverse di un numero razionale. Con l’uso della retta numerica e di altri strumenti di rappresentazione si favorisce l’apprendimento di un concetto complesso.

Grado scolastico: secondaria di primo grado – I e II anno.

Obiettivi dell’attività:
– approfondire e ampliare il concetto di numero;
– la frazione come rapporto e come quoziente;
– i numeri razionali;
– scrittura decimale dei numeri razionali;
– ricercare multipli e divisori di un numero; individuare multipli e divisori comuni a due o più numeri;
– riconoscere frazioni equivalenti;
– confrontare numeri razionali e rappresentarli sulla retta numerica.

Tempo medio per svolgere l’attività in classe: 4-5 ore.

Un’eclissi di Sole

By: admin Posted in

Adattamento da “Matematica 2001”

Tematica affrontata: numeri.

Descrizione: ci sono varie situazioni in cui capita di avere a che fare con numeri molto grandi o molto piccoli: ad esempio l’annuale quantità di rifiuti prodotti in Italia, l’entità del nostro prodotto interno lordo, la misura del diametro di un globulo rosso del sangue, ecc. Si tratta di esempi in cui usciamo dall’esperienza sensibile diretta; per coglierne a pieno il significato, occorre ricostruire apposite immagini mentali che si basano, per confronto proporzionale, su qualcosa di tangibile. L’attività è proponibile nel terzo anno, anche in corrispondenza di lavori realizzati per scienze: è molto interessante, sul piano didattico, collegare la matematica con l’astronomia, per evitare che quest’ultima si riduca all’osservazione di immagini più o meno comprensibili per i nostri alunni. Si lavora sull’ordine di grandezza, sull’approssimazione, sull’uso consapevole degli strumenti di calcolo. Il proposito generale consiste nella soluzione di “problemi veri” e nella costruzione di modelli di un fenomeno, l’eclissi appunto, che solitamente suscita interesse e curiosità.

Grado scolastico: secondaria di primo grado – III anno.

Obiettivi dell’attività:
– ordine di grandezza, approssimazione, errore, uso consapevole degli strumenti di calcolo;
– effettuare semplici sequenze di calcoli approssimati;
– rapporti, percentuali e proporzioni;
– semplici modelli di fatti sperimentali e di leggi matematiche;
– ripresa dei solidi, calcolo dei volumi dei principali solidi e calcolo delle aree delle loro superfici (cubo, parallelepipedo, piramide, cono, cilindro, sfera);
– risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazione;
– descrivere i principali moti della Terra e le loro conseguenze;
– rappresentare e documentare, anche utilizzando il pc, le fasi della progettazione di un oggetto mettendo in rapporto materiali, colori, destinazione d’uso, funzionalità, qualità.

Tempo medio per svolgere l’attività in classe: 4 ore.

I chicchi di riso

By: Lorenza Orlandini Posted in

Adattamento da “Matematica 2001”

Tematica affrontata: numeri.

Descrizionel’attività, che prende spunto da una nota novella indiana sulla nascita del gioco degli scacchi, può essere proposta in prima o in seconda classe, a seconda che la si voglia usare come problema introduttivo per lo studio delle potenze, oppure come lavoro di consolidamento. Con questa attività ci si propone di leggere e scrivere numeri naturali e decimali in base 10 usando la notazione esponenziale, di individuare regolarità, di fornire esempi concreti che diano l’idea della crescita esponenziale, di produrre congetture relative all’interpretazione e alla spiegazione di osservazioni effettuate in diversi contesti. Si vuole evitare che le potenze di numeri naturali, per esempio di 2 o di 10, e in generale i numeri molto grandi, compaiano nella pratica didattica solo in una serie di tecniche puramente operative, spesso prive di un reale significato per i nostri alunni.

Grado scolastico: secondaria di primo grado – I e II anno.

Obiettivi dell’attività:
– elevare a potenza numeri naturali;
– leggere e scrivere numeri naturali e decimali in base 10 usando la notazione scientifica;
– individuare regolarità in contesti e fenomeni osservati;
– produrre congetture relative all’interpretazione e spiegazione di osservazioni effettuate in diversi contesti.

Tempo medio per svolgere l’attività in classe: 4 ore.

Il termometro

By: admin Posted in

“È troppo caldo!”, “Fa freddo, sono congelato!”, “Come scotti, forse hai la febbre!”.
Sono frasi, queste, che avrete sentito o utilizzato in innumerevoli occasioni, ma vi siete mai soffermati a riflettere davvero sul loro significato? A quale realtà, a quali fenomeni si fa riferimento, pronunciandole?
Cosa intendiamo, precisamente, quando diciamo che un determinato corpo, o un determinato ambiente sono ‘caldi’ o ‘freddi’? Basta sfogliare un’enciclopedia, o più semplicemente digitare una stringa del tipo “temperatura – definizione” su un motore di ricerca qualsiasi per apprendere senza troppo sforzo che la temperatura altro non è che una grandezza fisica che definisce qualcosa di impercettibile alla vista, ovvero il grado di agitazione delle molecole che costituiscono i corpi.
Occhio però a non confondere la temperatura di un corpo con il calore: mentre la prima è la misura del livello di agitazione termica delle molecole di quel corpo, in un dato istante, il calore è invece una forma di energia in transito, detta anche “energia termica”, che tende a trasmettersi da un corpo all’altro quando questi due corpi, in contatto tra loro, abbiano – attenzione – una diversa temperatura e fino a che non abbiano raggiunto l’equilibrio termico.

Cose mai viste: il microscopio

By: admin Posted in

Che cosa possono avere in comune un armadillo e uno spazzolino, sì, un normale spazzolino da denti come quello che usate tutti i giorni?
La domanda può sembrare strana e la connessione tra i due elementi poco evidente, ne convengo. Vi garantisco invece che, con un po’ di sforzo, è possibile trovare – utilizziamo un’espressione a voi nota – un minimo comun denominatore per queste due realtà: tanto l’armadillo che lo spazzolino possono essere entrambi – lo sono stati e continuano ad esserlo – oggetti in grado di suscitare grande meraviglia.

La formazione in servizio degli insegnanti per la scuola del 21esimo secolo – Qualche suggerimento dall’Europa

By: admin Posted in

Non è la prima volta che in Europa si parla del ruolo degli insegnanti nella qualità dei processi educativi, ma certamente lo si fa in maniera sistematica a partire dal Consiglio europeo di Lisbona del 2000, quando si pone al cuore dell’Unione e del suo futuro la conoscenza e l’investimento sulle persone, sottolineando, per questo, la necessità che gli stati membri si adoperino per sostenere la qualità dei loro sistemi di istruzione e formazione.

Parole chiave: Europa, competenze, agenda digitale.

Regina reginella

By: admin Posted in

Adattamento da “Matematica 2001”

Tematica affrontata: spazio e figure.

Descrizione: l’attività proposta prende spunto da un gioco diffuso: “Regina reginella” (già presente in “Matematica 2001”), ed ha come nodo concettuale la simmetria spaziale, che si sviluppa da attività percettivo-motoria e coinvolge i numeri interi relativi. Questo gioco può essere realizzato all’aperto o al chiuso, in uno spazio grande, e quindi rappresentato su carta. Con la rappresentazione, mediante rette opportunamente contrassegnate, si giunge alla razionalizzazione di uno spazio lineare bidirezionale e normato, e successivamente, attraverso l’uso di percorsi a frecce, si può introdurre il piano cartesiano ed eventualmente la linea dei numeri interi relativi con la loro somma algebrica. L’attività, collocata in una prima classe, permette di porre basi solide a competenze di orientamento e di applicazione della simmetria spaziale.

Grado scolastico: secondaria di primo grado – I anno.

Obiettivi dell’attività:
– esplorare, descrivere, rappresentare e simmetrizzare lo spazio;
– introdurre il concetto di unità di misura;
– costruire e usare la linea dei numeri;
– introdurre il concetto di numeri “con segno”;
– introdurre il piano cartesiano;
– passaggio ai numeri interi relativi e alla “somma algebrica”.

Tempo medio per svolgere l’attività in classe: 6 ore.

Manifesti elettorali di Pompei: le arti e i mestieri

By: admin Posted in

È importante motivare uno studente (soprattutto se in età adolescenziale) all’approccio al latino, patrimonio di inestimabile valore, e ciò può essere realizzato con buoni risultati attraverso temi riguardanti la civiltà antica, principalmente per gli aspetti simili alla nostra, prima di giungere alla lettura di un testo, per quanto semplice. Partendo dalla civiltà, il conseguente approdo ad uno studio linguistico (anche se assai limitato) ci porta a esaminare documenti relativi alla lingua d’uso, strettamente legata alla vita. Il percorso si prefigge l’obiettivo di avviare gli alunni allo studio della lingua latina situata nel contesto storico (Pompei e le caratteristiche sociopolitiche della città al momento della distruzione, 79 d.C.), ricostruendo l’ambiente sociale urbano di età romana imperiale, e di fornire elementi di conoscenza sulle origini della lingua italiana e del lessico contemporaneo. Inoltre consente e facilita l’approccio alla lingua latina attraverso la comprensione e l’acquisizione delle sue strutture di base.

Ultime risorse pubblicate