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Riflessioni sull’aspetto verbale imperfettivo in un’ottica plurilingue
Per analizzare sistematicamente in maniera comparativa/contrastiva due o più lingue è necessario partire da presupposti e criteri condivisi. Nelle scuole si è spesso in presenza di modelli differenti per lingue diverse e questo non può che generare confusione terminologica e concettuale con conseguente smarrimento negli studenti.
Fondati motivi didattici escludono che ci possa essere un modello unico di riflessione sulle lingue da adottare in classe e portano a sostenere che ci voglia una grammatica “mista”, di buon senso – “ragionevole”, sostengono studiosi come Renzi o Lo Duca – che faccia riferimento a più modelli teorici cui attingere per spiegare i fenomeni che di volta in volta si presentano.
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