La grammatica della dipendenza: un approccio integrato italiano-lingue classiche
Il fine primario dell’insegnamento delle lingue classiche nel biennio nella scuola superiore è quello di dotare gli alunni, entro un breve arco di tempo, degli strumenti indispensabili per pervenire alla comprensione dei testi d’autore. L’obiettivo della comprensione, che è altro dalla traduzione e tuttavia predispone alla consapevole ricodificazione del testo in altra lingua, deve essere raggiunto oggi in tempi più brevi di quanto non consenta l’approccio analitico tradizionale.
Da qui la necessità di attivare, fin dal primo anno di studio, strategie alternative che permettano di:
– accelerare il possesso delle tecniche di scomposizione del testo;
– focalizzare come irrinunciabile il riconoscimento delle strutture sintattiche della frase e del periodo e il riconoscimento delle loro funzioni in rapporto al significato complessivo del testo;
– scomporre il processo con cui avviene la comprensione, per meglio individuare le cause d’errore.
La grammatica della dipendenza offre al docente un modello pratico, perché necessita di pochi prerequisiti nell’allievo; economico, perché consente apprendimenti trasversali (alla lingua madre, alle lingue classiche e a buona parte delle lingue moderne comunitarie), prestandosi così ad una programmazione linguistica integrata; rigoroso, perché si fonda su un metodo e offre strumenti (cioè concetti fondamentali di linguistica generale) che facilitano la comprensione dei testi scritti. È infine un modello capace di dialogare con il metodo analitico tradizionale perché, opportunamente adattato alla pratica d’aula, non sovrappone modelli del tutto diversi a schemi mentali preesistenti.