Come si costruisce un test

Come si costruisce un test

 
2012
 
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  • Progetto: PQM - Piano Qualità e Merito
  • Grado scolastico: Secondaria di I grado
  • Tipologia: Materiale di studio
  • Condizioni d'uso: Copyright © Indire
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Come si costruisce un test

Tematica affrontata: valutazione.

Gli strumenti di valutazione “oggettiva” stanno diventando sempre più diffusi nel mondo della formazione suscitando, frequentemente, reazioni talvolta di segno opposto. Se si abbandonano posizioni preconcette e ci si concentra sullo strumento in quanto tale, su quello che misura e su come si possa utilizzare, allora può essere importante possedere gli strumenti concettuali necessari per valutarlo. Quante volte di fronte alla proposta di utilizzo di uno strumento psicometrico ci si è chiesti fino a che punto fosse affidabile? E quante volte ci siam detti “saprei fare di meglio”? Inoltre nella pratica didattica il bisogno di verificare il raggiungimento degli apprendimenti previsti induce a predisporre strumenti di valutazione sulla cui attendibilità spesso ci interroghiamo.

Questo Materiale di studio si propone di fornire gli elementi concettuali essenziali per comprendere attraverso quali operazioni si giunga alla costruzione di un test per la verifica degli apprendimenti. Il possesso di queste competenze dovrebbe consentire da un lato di migliorare la capacità di valutare strumenti esistenti, reperibili in letteratura o proposti da altri, dall’altro di poter produrre strumenti psicometrici, ad utilizzo limitato, progettati sulla base di esigenze specifiche difficilmente affrontabili con i test in circolazione.

L’insegnante entrerà in contatto, nella prima parte dell’unità didattica, con le nozioni fondamentali relative alla costruzione di un test con particolare riferimento alle caratteristiche psicometriche e alle “trappole” in cui più frequentemente capita di incappare quando ci si cimenta in questo tipo di attività.
Si procederà quindi alla definizione degli obiettivi della valutazione, agli accorgimenti necessari per produrre i quesiti e i relativi dispositivi di risposta e ad individuare i criteri di selezione dei gruppi da utilizzare nel try-out.
Si prenderanno in considerazione due livelli di analisi dei risultati: uno piuttosto tecnico, la cui realizzazione prevede competenze psicometriche sufficientemente elevate e la disponibilità di programmi di elaborazione statistica dai costi non trascurabili (un livello che definiremo “professionale”) e uno praticabile senza l’ausilio di software particolari (livello “artigianale”). Verranno discussi i limiti più generali, tipici dell’impiego dei test, e l’affidabilità e generalizzabilità dei risultati ottenuti dall’impiego di strumenti “artigianali”.

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