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Indicazioni per il curricolo per il primo ciclo: le competenze nelle lingue straniere – El perfil de un “nuevo” profesorado europeo de lenguas extranjeras

By: admin Posted in

Tematica affrontata: indicazioni per il curricolo per il primo ciclo: le competenze nelle lingue straniere.

La risorsa è articolata in due fasi e si sviluppa attorno all’analisi delle nuove Indicazioni per il curricolo. Riflette a lungo sulle competenze-chiave che gli studenti devono acquisire e si sofferma sull’asse dei linguaggi evidenziando il carattere trasversale dell’acquisizione della comunicazione linguistica. Dalla competenza comunicativa arriva poi all’approccio all’azione proposto dal Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). Infine propone una struttura di curriculum basato sulla competenza comunicativa e sulle sue sotto-competenze le cui attività si articoleranno seguendo la metodologia denominata “el enfoque por tareas”:
– comprendere l’importanza dell’acquisizione di competenze-chiave nelle nuove Indicazioni;
– comprendere il concetto di “sapere” integrato all’interno dei 4 assi culturali;
– situarsi all’interno dell’asse dei linguaggi e individuare le competenze-chiave nel processo di insegnamento-apprendimento dello spagnolo lingua straniera;
– individuare competenze specifiche e trasversali tra L1 e E/LE;
– comprendere l’approccio all’azione applicato al curriculum;
– riconoscere le competenze corrispondenti all’interno del Quadro ed estrarre i descrittori per la progettazione di un curriculum basato sulla competenza comunicativa e le corrispondenti sotto-competenze.

Competenze in uscita per il docente:
– prendere coscienza del cambiamento che suppongono le nuove Indicazioni nel processo di insegnamento/apprendimento;
– saper selezionare, sulla base del Quadro e seguendo la filosofia che suggeriscono sulla scia delle Indicazioni, le competenze più adeguate per studenti del primo ciclo della scuola secondaria di primo grado;
– progettare un possibile curriculum per competenze per raggiungere il livello A1+ del QCER.

Competenze in uscita per lo studente:
– prendere sempre più coscienza del proprio processo di apprendimento;
– seguire da vicino i progressi nell’apprendimento di una o più lingue straniere;
– esser cosciente dei meccanismi che regolano la comunicazione linguistica;
– acquisire ulteriori strumenti per poter essere cittadino con una coscienza plurilingue e pluriculturale.

Indicazioni per il curricolo per il primo ciclo: le competenze nelle lingue straniere – Welche Kompetenzen fürs DaF-Curriculum? Spielerischer und multimedialer Ansatz zum Kompetenzenerwerb

By: admin Posted in

Tematica affrontata: indicazioni per il curricolo per il primo ciclo: le competenze nelle lingue straniere.

La risorsa qui proposta è formata da due parti; la prima prevalentemente teorica, la seconda prevalentemente pratica; si suggerisce inoltre una proposta multimediale aggiuntiva.
Nella prima parte del percorso si analizzano il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER), la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio e il Portfolio europeo delle lingue (EPS) per quanto riguarda le parti relative al curricolo e alle competenze; si mettono poi a confronto questi documenti con le nostre Indicazioni per il curricolo del primo ciclo d’istruzione, cercando di evidenziarne analogie e differenze.
Nella seconda parte del percorso viene proposto un approccio ludico e multimediale per facilitare il raggiungimento delle competenze; tale approccio verrà sperimentato con i discenti e valutato all’interno del gruppo di formazione, per poi essere applicato autonomamente nelle classi con materiali creati all’interno del corso di formazione.

Alla fine del percorso i docenti saranno in grado di:
– consultare e utilizzare con sicurezza sia i documenti europei (QCER), Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio e Portfolio europeo delle lingue sia le Indicazioni);
– instaurare una corrispondenza tra i documenti europei, le Indicazioni e la propria attività didattica, cioè trasferire le indicazioni dei documenti citati nella propria pratica didattica quotidiana;
– stimolare il plurilinguismo attraverso l’approccio “Deutsch nach Englisch” (ovvero “Il tedesco dopo l’inglese”);
– analizzare libri di testo in rapporto alle competenze;
– elaborare per i propri discenti un curricolo di tedesco;
– utilizzare l’apprendimento cooperativo e il “learning by doing” sia nel gruppo di formazione che nella propria pratica didattica quotidiana;
– valutare le proposte didattiche offerte ed elaborarne autonomamente altre;
– essere in grado di progettare per i propri discenti attività analoghe a quelle proposte e di produrre materiali propri in altri contesti;
– riferire le proprie esperienze nel gruppo di formazione e riflettere collegialmente sui risultati;
– sperimentare attraverso attività ludiche, immagini, canzoni e l’uso della multimedialità le possibilità di un approccio didattico più centrato sul discente che faciliti l’acquisizione delle competenze, stimoli le capacità di apprendimento e la creatività;
– utilizzare il web in maniera consapevole e sicura utilizzando al meglio i siti più idonei alla preparazione e alla realizzazione delle lezioni;
– elaborare un webquest o un progetto-blog e integrarli nella lezione.

La lingua nella concretezza del testo

By: Lorenza Orlandini Posted in

Questo Materiale di studio introduce la differenza tra grammatica e testo, sistema e comunicazione, frase ed enunciato. Le caratteristiche di un testo derivano dall’impiego di una serie di elementi che “violano” le regole grammaticali, elementi relativi all’uso della punteggiatura e della sintassi: il maggiore o il minore impiego di tali elementi determina la rigidità o l’elasticità di un testo.

Il Materiale è costituito da quattro unità:

1. Il concetto di testo
2. La tipologia di testi
3. La coesione nei diversi tipi di testo
4. La punteggiatura

La città delle parole

By: Lorenza Orlandini Posted in

La risorsa ha come finalità quella di dare agli alunni un primo approccio sulla natura e le caratteristiche delle parole e delle loro relazioni semantiche e morfologico-grammaticali. Sono presenti attività che aiutano i ragazzi a comprendere la differenza tra elementi lessicali e grammaticali, elementi del lessico che Coletti e Mattarucco definiscono “parole piene” e “parole vuote”. Gli alunni, attraverso il gioco, consolideranno il concetto di “parola piena” e di “parola vuota” attraverso esercizi e giochi di riconoscimento degli elementi della morfologia, senza entrarne in merito alle caratteristiche e alle funzioni.

 

Parole in… gioco! Confronti e incontri…

By: Lorenza Orlandini Posted in

La risorsa propone una riflessione sul ruolo del lessico e invita ad abbandonare il tradizionale insegnamento di tipo quasi esclusivamente strutturale-sintattico. La conoscenza della natura del lessico di una lingua, delle relazioni semantiche e morfologiche, acquisita attraverso momenti di scoperta-riflessione, può essere di grande utilità per l’apprendimento. In questa prospettiva, i fenomeni lessicali possono costituire per gli studenti una fonte di importanti osservazioni e considerazioni, sia per sviluppare una maggiore competenza semantica che per guidarli ad un uso più consapevole, ampio ed appropriato del lessico.

 

Parole senza frontiere

By: Lorenza Orlandini Posted in

La risorsa mira a rendere consapevole l’alunno che il lessico di una lingua è un sistema aperto al cui arricchimento concorrono le altre lingue. Alla vitalità dell’italiano, come di ogni altra lingua, contribuiscono le tante parole che nel passato sono giunte dalle lingue classiche e che oggi provengono dalle lingue cosiddette “moderne”. Gli esercizi qui presenti vogliono favorire la riflessione sulle forme in cui si espande e si arricchisce la nostra lingua. L’attività prevede nove step accompagnati da vari esercizi. Al termine del percorso vengono proposte due verifiche finali. Per tutte le attività si consiglia un uso esteso della LIM.

 

I gemelli diversi

By: Lorenza Orlandini Posted in

La risorsa ha l’obiettivo di far “calare” gli alunni nella rete di fili che regolano i rapporti tra le parole e farne loro districare quelli del rapporto di omonomia. Un’ulteriore finalità consiste nel rendere più organica e ricca la competenza lessicale e che non può disgiungersi da una maggiore consapevolezza dei rapporti semantici e morfologico-grammaticali che intercorrono tra le parole.

 

Il cuore della lingua: il vocabolario di base

By: Lorenza Orlandini Posted in

La risorsa è incentrata sulle opportunità che l’utilizzo di uno strumento come il vocabolario di base della lingua italiana può offrire. Le attività proposte mirano a rendere consapevole l’alunno che il lessico di una lingua è un sistema aperto, il cui arricchimento è un processo di costruzione in cui ognuno può partecipare da protagonista attraverso l’esplorazione, la riflessione e l’elaborazione. In questo percorso le nuove tecnologie possono fornire strumenti e ambienti preziosi ed efficaci per personalizzare l’apprendimento e favorire la collaborazione in presenza e a distanza. Gli esercizi qui presenti vogliono favorire la riflessione sulle forme in cui si espande e si arricchisce la nostra lingua, a partire dai nuclei essenziali e le parole fondamentali. La risorsa prevede cinque step accompagnati da vari esercizi. Al termine del percorso vengono proposte due verifiche finali. Per tutte le attività si consiglia un uso esteso della LIM.

Tanti colori per le parole

By: Lorenza Orlandini Posted in

La risorsa porta gli studenti a osservare come nella nostra lingua il lessico si colori di particolari sfumature attraverso l’utilizzo dei suffissi alterativi e come, con le dovute eccezioni, gli alterati mantengono in genere le stesse caratteristiche grammaticali della base.
Nello specifico, gli studenti vengono invitati a scoprire le particolarità dell’alterazione nel nome: alcuni sostantivi sono solo apparentemente alterati, mentre alcuni alterati attraverso l’evoluzione della lingua si sono lessicalizzati, divenendo unità lessicali autonome dotate di un loro significato preciso. Il percorso invita ad abbandonare il tradizionale insegnamento di tipo quasi esclusivamente strutturale-sintattico e suggerisce agli studenti di osservare il lessico per arrivare alla deduzione delle regole formali: si propongono delle parole, poi si analizza come sono fatte. Insomma, “dalla pratica alla grammatica” e non viceversa. La lezione alterna, in tal modo, momenti di “analisi” che partono da proposte di lavoro o da domande-stimolo a momenti di “formalizzazione” delle scoperte, sempre in un clima di confronto e collaborazione all’interno del gruppo-classe.

Un passato pieno di futuro

By: Lorenza Orlandini Posted in

Lo sviluppo della competenza lessicale gioca un ruolo fondamentale nell’apprendimento linguistico. Il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER) afferma che la competenza semantico-lessicale “consiste nella conoscenza e la capacità di usare il lessico di una lingua”, e che la competenza semantica “riguarda la consapevolezza e il controllo che l’apprendente ha sull’organizzazione del significato”. È importante, perciò, che gli alunni conoscano i meccanismi della formazione delle parole, e l’utilizzo di prefissi e suffissi ne costituisce il procedimento più produttivo. La risorsa ha l’obiettivo di far conoscere il meccanismo di formazione delle parole per poterne capire il significato ed acquisire la consapevolezza che le parole hanno un uso puntuale e non casuale. Attraverso la riflessione sulla formazione delle parole, favorirà un miglioramento delle proprie competenze linguistiche e comunicative, sia nella ricezione che nella produzione.

 

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