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Ultime guide pubblicate

Leonardo e la fiamma della candela

By: Redazione LINGUISTICA Posted in

Il videolab prende spunto da un foglio del “Codice Atlantico” in cui Leonardo descrive e illustra con minuta attenzione la fiamma di una candela: dalla sua generazione alla combustione, alle variazioni cromatiche e di movimento; dalla sua morfologia alle interazioni tra fiamma e aria circonvicina e come quest’ultima ‘reagisce’ in relazione al fluttuare di una fiammella. Il videolab ci conferma Leonardo “Uomo Universale”: l’osservazione di una candela accesa permette al grande genio di spaziare tra argomenti di fisiologia, idraulica, anatomia, fisica (nella sua concezione generale e dell’atmosfera in particolare) e, non ultimo, di esporre riflessioni di natura filosofica.

Attività:
•   Tre candele affiancate
•   L’ombra della fiamma

Le attività consistono nell’osservazione diretta e nella verifica di quanto cinematicamente illustrato da Leonardo circa la morfologia della fiamma e le dinamiche d’interazione e di movimento che innesca attorno a sé.

Durata del video: 35′ 48″

Costruire il linguaggio scientifico a partire dalle investigazioni

By: Redazione SCIENZE Posted in

Il percorso didattico percorre, in parte, la pista tracciata dallo SCIS (Science curriculum improvement study), inventato nel 1961 da Robert Karplus e Herbert Thier, e dal Progetto Pilota del MPI, “Alfabetizzazione scientifica”, che ha coinvolto 25 Istituti Comprensivi e 5000 allievi.
In classe gli insegnanti della Scuola primaria, sostiene Robert Karplus, hanno il compito di favorire la naturale curiosità dei bambini e dei ragazzi per esplorare il mondo che li circonda e al quale essi appartengono. Per la costruzione del corretto linguaggio scientifico, gli allievi iniziano a raccogliere gli oggetti, i materiali, gli organismi viventi dal loro ambiente e li descrivono, li classificano, li confrontano sulla base delle loro proprietà, come fanno gli scienziati nelle loro indagini.
La costruzione di un elementare linguaggio scientifico parte sempre da una domanda (oppure da un gioco), alla quale gli allievi dovranno dare una risposta, dopo aver investigato. Tale strategia didattica salvaguarda la curiosità dei bambini e sviluppa attitudini scientifiche durature. Le investigazioni in classe iniziano dalla manipolazione di oggetti concreti, facilmente reperibili, affinché gli allievi si rendano conto che il corretto linguaggio scientifico si costruisce grazie a una concatenazione di processi investigativi. All’atto investigativo, in collaborazione con gli altri allievi, segue la riflessione e una prima descrizione verbale di quanto visto e toccato, che si scrive e si disegna sul proprio quaderno, in un secondo momento, dopo averne discusso con il docente.
Nelle prime due attività (indicate soprattutto per le classi prime) i bambini usano i propri sensi per apprendere il significato dei primi tre concetti: oggetto, proprietà, materiale. Nella attività 3 e 4 (indicate soprattutto per il secondo anno e i primi mesi del terzo) i bambini apprenderanno per via sperimentale i concetti di interazione e sistema.

Grado scolastico: Primaria – classi I, II, III

Obiettivi:
• Costruire, attraverso l’esperienza diretta, il concetto di oggetto e di non oggetto, in sintonia anche con quanto proposto da Joseph Novak nel libro “Imparando ad imparare”.
• Costruire il concetto di materiale. È un termine utile perché può essere usato comunemente per tutta la scuola primaria bandendo il termine “sostanza”, che verrebbe a creare equivoci e difficoltà negli ordini scolastici successivi.
• Costruire il concetto d’interazione. È necessario aiutare i bambini a superare il loro naturale atteggiamento “magico” verso gli oggetti e ad acquisire delle disposizioni mentali volte a cogliere i rapporti causa-effetto. Apprendere il significato del termine interazione aiuta a vedere le relazioni causali.
• Costruire il concetto di sistema.

Competenze:
• Avere atteggiamenti d’interesse e curiosità verso i fenomeni della realtà circostante.
• Sviluppare le capacità senso – percettive, che riguardano l’osservazione e la raccolta di dati mediante l’esplorazione e la manipolazione di oggetti.
• Riconoscere le proprietà di diversi oggetti confrontandoli, individuando somiglianze e differenze e operando classificazioni in base alle proprietà.
• Sviluppare abilità e capacità di descrivere un dato scientifico anche con l’aiuto di mappe concettuali.
• Porre e porsi domande, alle quali un’indagine scientifica cerca di dare risposta.
• Riconoscere le cause e gli effetti nei fenomeni considerati.
• Saper lavorare in gruppo (ascolto, confronto, discussione, argomentazione).

Tempo medio per svolgere il percorso didattico: i tempi saranno adeguati alle diverse tipologie di concettualizzazione che saranno sviluppate

Galileo e l’Inferno di Dante

By: Redazione LINGUISTICA Posted in

Con l’aiuto di numerosi brani recitati dell’“Inferno” e continui rimandi a studiosi e letterati che si appassionarono al capolavoro di Dante, quali un giovane Galileo già apprezzato matematico e Antonio Manetti biografo di Giotto, sono ripercorsi gli studi, le indagini e le dispute che l’opera suscitò, specialmente per la questione della configurazione delle Terre e dell’Inferno, considerati nelle loro dimensioni geometriche e nelle caratteristiche fisiche e naturali.

Durata del video: 16′ 16″

La rivoluzione è nell’aria

By: Redazione LINGUISTICA Posted in

Il videolab ripercorre le principali tappe che nel Settecento segnarono la nascita della “chimica pneumatica” e che portarono a una vera e propria rivoluzione della concezione generale della materia e, di conseguenza, a una totale e radicale riscrittura della chimica sulla base del principio di conservazione della massa enunciato per la prima volta da Antoine-Laurent de Lavoisier, universalmente riconosciuto come “padre della chimica moderna”.

Attività:
•   La scoperta dell’“aria fissa” (CO2)
•   Elettrolisi dell’acqua

Le attività permettono di osservare due reazioni chimiche nelle quali si manifestano quei fenomeni che portarono i chimici del Settecento a scoprire e caratterizzare uno degli stati di aggregazione della materia: quello gassoso.

Durata del video: 21′ 43″

Oersted e la nascita dell’elettromagnetismo

By: Redazione LINGUISTICA Posted in

Non tutti sanno che l’ascolto della musica attraverso un altoparlante è uno dei tanti risultati di quanto scoprì Hans Christian Oersted come unione tra campo elettrico e campo magnetico; era il 21 luglio 1820 e fino ad allora illustri scienziati avevano sostenuto che i due campi appartenessero a “mondi” ben distinti tra loro. Il videolab ripercorre la vita, gli studi, le scoperte, le ricerche e le esperienze del famoso fisico e chimico danese, mostrando fra l’altro tre suoi esperimenti.

Attività:
•   Esperimento di Oersted
•   “Pesiamo” il campo magnetico

Le attività da svolgere in classe consistono nella costruzione di due semplici apparati usando i quali è possibile dimostrare la correlazione esistente tra corrente elettrica e campo magnetico.

Durata del video: 24′ 19″

Vivo, morto, o …?

By: Redazione LINGUISTICA Posted in

Gli storici della scienza sono interessati a ricostruire i percorsi anche complessi degli scienziati del passato, che sono alla base delle nostre attuali conoscenze scientifiche. Fenomeni come il letargo, gli animali ‘risorgenti’ quali i rotiferi e i tardigradi studiati da Spallanzani nel XVIII secolo, o la vita dei semi, sono appassionanti esempi dello sviluppo attraverso i secoli del concetto di vivente e di non-vivente in natura e delle sue tante sfumature, come dimostra anche l’esperimento della germinazione dei semi qui proposto.

Attività:
•   La “vita” dei semi

La semplicità di esecuzione di quest’attività è resa scientificamente stimolante da una serie di azioni, fra cui la documentazione fotografica, annotazioni puntuali di data e ora dei fenomeni osservati ecc., che danno vita a un vero e proprio ‘protocollo di laboratorio’.

Durata del video: 11′ 46″

Calore e temperatura nelle trasformazioni: i primi passi!

By: Redazione SCIENZE Posted in

Questo percorso didattico si focalizza su attività che portano gradualmente a differenziare operativamente i due concetti di temperatura e calore. Non è un lavoro facile perché, pur riguardando fatti molto comuni della vita quotidiana, il caldo che “entra” in un ambiente oppure il freddo che “esce” dal frigorifero (come pensano erroneamente molti giovani studenti), non si vedono. La unidirezionalità dell’energia in transito che chiamiamo “calore” non è affatto ovvia.
In particolare i bambini di scuola primaria sono portati ad associare il concetto di calore all’oggetto caldo (“l’oggetto è caldo perché ha calore; l’oggetto è freddo perché non ha calore”).
Spesso possiedono le seguenti idee di senso comune:
• il calore è una sostanza;
• il freddo è il contrario del calore ed è un’altra sostanza;
• il freddo è qualcosa che può essere trasferito;
• la temperatura varia (per esempio, “da caldo è diventato freddo”, “da freddo è diventato caldo”) ma ciò non trova certo spiegazione nel flusso di calore.
La ricerca educativa internazionale ha dimostrato che occorre procedere nella direzione di superare proprio queste misconcezioni, le quali costituiscono un forte ostacolo a un apprendimento di tipo significativo.
Il percorso si propone di organizzare situazioni di apprendimento che consentano ai bambini di rivedere e ristrutturare i modelli che si sono costruiti attraverso l’esperienza della loro vita.
Si sviluppa attraverso un’attività di conversazione guidata e due attività che seguono la scansione del ciclo di apprendimento.

Grado scolastico: Primaria – classi IV e V

Obiettivi:
• Individuare, nell’osservazione delle esperienze concrete, alcune grandezze fisiche importanti nell’ interazione tra oggetti: temperatura e calore; temperatura come proprietà degli oggetti, calore come entità non materiale, ovvero come un modo di trasferire energia tra oggetti a temperatura diversa.
• Riflettere sulle esperienze e notare che il trasferimento di energia termica si arresta quando le temperature dei due sistemi interagenti sono uguali.
• Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, costruendo semplici modelli interpretativi (es. costanza del peso).
• Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo elementare il concetto di energia.
• Utilizzare semplici strumenti di misura: termometri, bilance.
• Lavorare in team praticando abilità sociali: parlare sottovoce, essere positivi verso i compagni, rispettare il turno di parola, ascoltare attivamente, saper ripetere e riassumere, aiutare e farsi aiutare.

Competenze:
• Apprendere cooperando, scambiando e negoziando idee e punti di vista.
• Applicare alla situazione problematica la conoscenza scientifica necessaria.
• Riconoscere le interazioni e le correlazioni tra diverse parti dei sistemi, distinguendo tra proprietà.
• Formulare domande (problem posing), sia a partire dai dati raccolti, sia a partire dall’esperienza quotidiana.
• Analizzare e interpretare i dati raccolti per trarne conclusioni appropriate.

Tempo medio per svolgere il percorso in classe: 16 ore se gli esperimenti sono tutti dimostrativi e la lezione è dialogata.
24 ore se alcuni esperimenti sono condotti dai bambini e se si lavora in cooperative learning.

Prova di valutazione correlata al percorso:
Prova associata al percorso “Calore e temperatura nelle trasformazioni: i primi passi!
(di C. Ronchi)

 

Dalla prospettiva agli effetti speciali

By: Redazione LINGUISTICA Posted in

Gli effetti speciali che ci sorprendono al cinema creando continue sfide tra fantasia e realtà, sono nient’altro che un’eredità delle regole prospettiche e geometriche studiate fin dall’antichità, e degli studi e delle opere di grandi artisti del XVII secolo in particolare, quali Andrea Pozzo e Francesco Borromini; vengono illustrati due esempi della loro arte ricorrendo a modelli ed esperimenti che aiutano a comprendere la portata delle loro invenzioni prospettiche: il corridoio del Convento dei Gesuiti a Roma, progettato dal primo, e la Galleria prospettica di Palazzo Spada a Roma, realizzata dal secondo.

Attività:
•   La quadratura
•   Il corridoio del Pozzo
•   Palazzo Spada

Le tre attività sono facilmente replicabili in classe utilizzando materiali d’uso comune.

Durata del video: 13′ 03″

Il disegno del territorio

By: Redazione LINGUISTICA Posted in

Le mappe sono state fin dall’antichità una fonte di informazioni sul territorio, utili all’organizzazione della vita militare e civile; possiamo definirle una rappresentazione convenzionale del mondo dall’alto, che richiede conoscenze geometriche, strumenti e tecniche di misurazione, noti già all’inizio del Quattrocento, come dimostrano gli studi di Leon Battista Alberti per disegnare la pianta di Roma. Nel tempo gli strumenti di rilevazione e misurazione si perfezionano e la “bussola topografica semplice” diventa il prototipo dei mezzi tuttora in uso tra i topografi. Il videolab si focalizza soprattutto sull’esperienza delle operazioni pratiche di rilevamento per la città di Firenze, evidenziando le varie stazioni di rilevamento nel territorio cittadino.

Attività:
•   La bussola topografica

Il videolab presenta e spiega in modo chiaro un’attività replicabile con gli studenti, con la condizione di avere a disposizione uno spazio piuttosto ampio, come ad esempio il cortile della scuola o un giardino.

Durata del video: 14′ 26″

Le macchie solari

By: Redazione LINGUISTICA Posted in

Le macchie solari sono un fenomeno osservato già nel medioevo e che trova riscontro scientifico negli studi e nelle sistematiche osservazioni di Galileo. Un articolato excursus storico-scientifico esamina i contributi di Galileo e di alcuni fra i più famosi astrofisici a lui contemporanei, riportandone stralci di corrispondenza e brani dei testi più importanti. Particolare rilievo è dato ai metodi di osservazione del Sole, che dalla camera oscura si sono evoluti nel telescopio galileiano che permise le prime registrazioni sistematiche dell’attività solare. L’excursus continua con brevi note relative agli studi sul Sole nei secoli XVIII-XIX, fino alle più recenti indagini che dimostrano l’influenza dell’attività solare sulla vita della Terra.

Attività:
•   Osservare il Sole con la camera oscura
•   Osservare il Sole con l’elioscopio di Benedetto Castelli

La costruzione dei due strumenti di osservazione è corredata da istruzioni per per un uso corretto e sicuro.

Durata del video: 15′ 52″

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