Tra letteratura e storia della lingua

Tra letteratura e storia della lingua

 
2015
 
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  • Argomenti: Didattica del testo, Educazione letteraria, Italiano, Storia della lingua
  • Progetto: Lingua, letteratura e cultura in una dimensione europea - Area italiano
  • Grado scolastico: Primo biennio, Secondaria di II grado
  • Tipologia: Materiale di studio
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Tra letteratura e storia della lingua

Negli anni del triennio della scuola secondaria di secondo grado si dedica molto tempo allo studio della letteratura italiana. Questo studio si presenta particolarmente oneroso per alcuni motivi che vanno ben individuati in partenza. Si tratta dei seguenti due “nodi”:

– Per “letteratura” oggi intendiamo quasi soltanto la narrativa e la poesia, ma questo termine ha avuto in passato un significato più vasto che comprendeva anche opere di altro genere. Ci sono molti autori, anche di prima grandezza (Dante, Petrarca, Boccaccio, Manzoni), che hanno prodotto opere di materie ben diverse oltre a quelle di carattere fantastico; e scrittori di politica o di scienze (come Machiavelli e Galileo) che hanno scritto opere prettamente letterarie. Moltissimi, poi, hanno scritto opere anche in latino, e qualcuno anche in dialetto. Tutto ciò rende il quadro della nostra “letteratura” ampio e variegato. Ma questo quadro complessivo non può essere disarticolato, perché è proprio la visione unitaria di questo patrimonio di opere creative e di pensiero che, insieme con la considerazione della produzione nel campo gemello delle arti, infonde l’idea di una “civiltà italiana” pienamente costituita e riconosciuta, pur in assenza di una corrispondente Italia politica.

– La mancanza di forti svolte nel cammino della lingua dalla metà del Duecento ad oggi (conseguenza della immobilità della situazione politico-sociale fino all’Unificazione politica), soprattutto per effetto del decisivo riaggancio cinquecentesco della nostra produzione scritta (letteraria e di ogni altro genere) ai modelli linguistici trecenteschi, ha portato al formarsi di un blocco unitario della nostra tradizione letteraria posto a cavallo di otto secoli: cioè di una lunga e ininterrotta catena di Autori e testi rappresentativi della stessa tradizione letteraria, i più antichi dei quali, anche se linguisticamente meno accessibili, sono però i pilastri irrinunciabili della conoscenza dell’insieme. A differenza di quanto accade per le letterature degli altri Paesi europei, nella nostra storia letteraria non esistono cesure che consentano di abbreviare drasticamente il percorso didattico.

Questi “nodi” sono intrinseci all’essenza della nostra tradizione letteraria e da essi dipende la notevole “leggibilità” dei nostri classici anche del Duecento e del Trecento, che ci contraddistingue da tutte le altre letterature d’Europa.

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