Viaggi e avventure: i “sentieri di frontiera”
Il racconto delle persone e delle storie lontane, il percorrere chilometri e chilometri attraverso gli occhi di un altro, l’abbandonarsi alla seduzione della parola scritta, sono gli ingredienti per una conoscenza del mondo che supera spesso il nozionismo geografico e storico. E la letteratura che da sempre si nutre di una fortissima componente geografica, come ci hanno dimostrato i grandi scrittori da Boccaccio a Melville, deve molto ai fenomeni migratori e allo sguardo della/sulla cultura ibrida, espressione più autentica e vera dell’uomo e della sua ricerca di verità. La dimensione della narrazione diventa allora uno spazio in cui dialogano temi, generi e motivi, dove non si stabilisce una rigida definizione di confini, ma si approda a una realtà orizzontale in cui si scontrano e si intrecciano, con incroci singolari ma sempre creativi, le culture e le storie dell’uomo.