Sulla soglia dell’altro. Esperienze di dialogo interculturale
Il breve viaggio che ci accingiamo a compiere nasce da un investimento molto alto sul valore educativo della letteratura. Vivamo, noi e i nostri studenti, in una realtà caratterizzata – secondo la nota definizione di Bauman – dalla “vita liquida, cioè dalla precarietà e dall’incertezza, da una rapidità di cambiamenti tale da impedire ogni ancoraggio e ogni sicurezza”.
In una società oramai multiculturale e multietnica, la ricerca o la conferma di un’identità divengono spesso un’urgenza, sia per chi emigra sia per chi accoglie. La comunicazione globale, lungi dall’essere strumento di conoscenza e di comprensione, spesso vale solo a renderci partecipi con simultaneità e dal vivo dei conflitti e delle tensioni che coinvolgono molte aree del nostro pianeta, minacciandone la stessa sopravvivenza. In ragione di tutto questo, il sentimento che prevale nella considerazione degli altri è spesso la paura. Paura di essere sopraffatti da culture più aggressive e di perdere – insieme al proprio benessere – la propria identità.