Il tempo della parola: gioco e festa nel dialetto calabrese

Il tempo della parola: gioco e festa nel dialetto calabrese

 
2012
 
2510
 
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  • Argomenti: Italiano
  • Progetto: Lingua, letteratura e cultura in una dimensione europea - Area italiano
  • Grado scolastico: Secondaria di I grado
  • Tipologia: Percorso didattico
  • Condizioni d'uso: Copyright © Indire
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Il tempo della parola: gioco e festa nel dialetto calabrese

La Calabria, quale estrema punta d’Italia, è stata terra d’approdo per dominatori, viaggiatori e popoli migranti. In questa prospettiva, la regione ben risponde a quanto già evidenziato per l’intera penisola, ossia “spazio” privilegiato di commistione etno-linguistica al centro del Mediterraneo (v. Materiale di studio “Storia della lingua italiana”). Seguendo la classificazione dei dialetti italiani (v. Materiale di studio “Dialetti e altri idiomi d’Italia”) è possibile notare l’appartenenza della regione a due aree geolinguistiche, una dei dialetti centro-meridionali, l’altra dei dialetti estremi. Perché, per esempio, per indicare la “mela” si usa “milu” nella Calabria settentrionale e “pumu” nella Calabria meridionale? oppure per “goccia”, “gutta” e “stizza”, e così via? Gli esempi potrebbero continuare. Inoltre, a conferma della varietà linguistica della regione, si riscontra la presenza di minoranze linguistiche: arbëreshë, occitani e grecanici. A partire da queste constatazioni, e in riferimento agli studi di Gerhard Rohlfs – “Nuovo dizionario dialettale della Calabria”, “Scavi linguistici nella Magna Grecia”, ecc. – la risorsa intende lavorare sul lessico, la sintassi e l’origine della diversificazione dell’idioma calabrese (greca, latina, araba, francese, spagnola) utilizzando altresì la lingua come strumento di espressione storico-culturale. Per favorire lo sviluppo del percorso sono previste le seguenti attività:
1. indagine etimologica;
2. ricerca “sul campo” (piccoli esploratori) e “a tavolino” (analisi);
3. mappatura geografica di classi di parole legate al ciclo dell’anno (feste) e ai giochi;
4. schedatura, conservazione e presentazione dei dati.

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