Il pc e i suoi derivati: breve storia delle tecnologie digitali
La nostra storia comincia nel 1981. I computer esistono già da tempo, come testimonia il sito «Computer Museum», ma in quell’anno l’IBM lancia il personal computer 5150, cui la rivista «Time» dedica la copertina tradizionalmente destinata a celebrare “l’uomo dell’anno”.
Stiamo infatti per parlare di oggetti che, inizialmente destinati soprattutto a utenti specialisti – aziende e uffici –, sono ora tra i principali protagonisti del consumo di massa del mondo occidentale: ancora oggi – a crisi economica conclamata – i dispositivi digitali a vocazione “personale” hanno volumi di vendita significativi ed è noto che “azzeccare” un’innovazione può dare buoni profitti. Ci riferiamo al pc e ai suoi derivati (evoluzioni della logica di funzionamento del pc, dai tablet come l’iPad agli smartphone su cui installare «app», software che ne ampliano le funzionalità) e alle cosiddette «periferiche» (attrezzature da collegare al pc, destinate ad attività complementari, come fotocamere digitali, scanner, stampanti, giunte a copiare in 3D e in grado di produrre prototipi di oggetti, ecc.).
Per capire questo fenomeno, ripercorreremo sinteticamente le trasformazioni fondamentali delle tre caratteristiche fondamentali del pc e e dei suoi derivati, già presenti sull’IBM 5150.