Cambiamenti climatici e disastri ambientali: “i cicloni mediterranei”

Cambiamenti climatici e disastri ambientali: “i cicloni mediterranei”

 
2012
 
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  • Argomenti: Scienze
  • Progetto: Educazione scientifica
  • Grado scolastico: Secondaria di I grado
  • Tipologia: Percorso didattico
  • Condizioni d'uso: Copyright © Indire
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Cambiamenti climatici e disastri ambientali: “i cicloni mediterranei”

L’uomo vive da sempre immerso in una ‘bolla d’aria’ che circonda la Terra: è la nostra atmosfera! Questa fonte di vita che ci alimenta e ci protegge dallo spazio circostante, a volte sembra quasi che non ci sia. L’aria è limpida, trasparente e calma e noi possiamo guardare oltre, verso il cielo aperto e i suoi corpi celesti. Ma a volte si riempie di nubi e l’aria inizia a muoversi vorticosa portando piogge, neve e vento. Talune volte, poi, il vento e le piogge diventano così intense che tutto può essere spazzato via.
Questa risorsa didattica è mirata a studiare da vicino le dimensioni, lo sviluppo, l’evoluzione di fenomeni violenti quali i cicloni.
Cicloni e/o uragani non sono solo “catastrofi naturali e ambientali” che avvengono lontano da noi (si pensi all’uragano Katrina, il più costoso disastro naturale verificatosi negli USA); purtroppo e sempre più frequentemente, queste si presentano da tempo anche nell’area mediterranea: basti ricordare la regolarità con la quale fenomeni di questo tipo (con i loro effetti collaterali) colpiscono la nostra penisola. 

Obiettivi: 
• Fare attenzione al linguaggio e pianificare una transizione graduale e consapevole dal linguaggio comune al linguaggio scientifico;
• Utilizzare il mezzo informatico per predisporre e gestire gli ambienti di lavoro e di comunicazione necessari al percorso e ai suoi approfondimenti;
• Saper modellizzare strutture e fenomeni naturali difficilmente osservabili nel loro complesso operando le adeguate riduzioni di scala.

Competenze: 
• Favorire l’operatività e l’interazione diretta degli studenti con gli oggetti e le idee coinvolti nell’osservazione e nello studio, dedicando tempo al problem setting e non solo.
• Fornire agli studenti strumenti di lettura analitica e critica della “complessità” del mondo naturale, stimolandoli ad applicare il metodo scientifico in contesti ambientali e sociali. Documentare in modo appropriato le diverse fasi della propria ricerca.

Tempo medio per svolgere il percorso in classe: circa 24 ore (più una giornata per lo svolgimento della prima parte dell’attività n. 4).

Prova di valutazione correlata:
Gli aerostati
(di M. Onida)

 

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