Il bello e il brutto: due facce della stessa medaglia?

Il bello e il brutto: due facce della stessa medaglia?

 
2012
 
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  • Argomenti: Ascolto e parlato, oralità, Greco, Italiano, Latino, Linguistica
  • Progetto: Educazione linguistica e letteraria in un’ottica plurilingue (Poseidon)
  • Grado scolastico: Secondaria di I grado, Secondaria di II grado
  • Tipologia: Progetto
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Il bello e il brutto: due facce della stessa medaglia?

A cura di Maria Teresa Calzetti e Maria Pia Pieri

Il progetto proposto è un progetto collaborativo sperimentato in classi di scuola secondaria di primo e secondo grado, in sintonia con il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue, che valorizza l’aspetto critico del saper contestualizzare e rielaborare in modo adeguato e pertinente quanto espresso nel messaggio comunicativo. La sperimentazione valorizza la capacità di sviluppare strategie di comprensione dei contesti scolastici e extrascolastici, con particolare attenzione alla dimensione riflessiva e critica. Intende rendere gli allievi consapevoli che ascoltare è anche entrare in empatia con l’altro e saper assumere atteggiamenti socialmente e culturalmente aperti.

Il progetto proposto è ricco di riferimenti teorici relativi sia all’ascolto che alla tematica della fiaba con la sua pregnanza socio-culturale ed educativa. Partendo dalla fiaba di I. Calvino Bellinda e il Mostro, che è al centro del progetto, vengono attuati confronti con prodotti multimediali, così da mettere in rilievo le somiglianze e le differenze che scaturiscono dall’uso di altri linguaggi e codici. Inoltre la visione di spezzoni di un film in lingua francese e alcuni riferimenti al Cunto dei Cunti di Basile, alla fabula latina e greca e a altre fiabe del mondo sono stati veicoli significativi per una riflessione di carattere storico e interculturale non disgiunta dall’attenzione agli elementi linguistico-testuali.

L’itinerario, realizzato secondo i principi di una didattica laboratoriale, interattiva, attenta ai contributi degli allievi, è ricco di materiali elaborati ad hoc: questionari sulle esperienze degli alunni, sia in famiglia che a scuola, schede da compilare con disegni, osservazioni, commenti che sollecitano la creatività degli alunni così da farli diventare, a loro volta, “autori”. Si avvale, inoltre, della collaborazione dell’insegnante di musica.

Viene infine prestata particolare attenzione alla persona, con proposte operative per una didattica individualizzata che prevede compiti di ascolto e tipologie di verifica differenziate, finalizzate all’integrazione di quattro alunni diversamente abili presenti nella classe seconda di liceo.

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