Coding
Il coding è una tema che di recente è spesso stato posto in evidenza. Proviamo qui a riassumerlo a vantaggio del mondo della scuola.
Nelle Indicazioni Nazionali, per il primo e il secondo ciclo, sono presenti riferimenti ai “linguaggi di programmazione”, come parte del curricolo. È più recente l’utilizzo del termine “coding” (scrivere “codice”, “programmare”) per intendere la possibilità di insegnare ai ragazzi a utilizzare in modo consapevole “le macchine”. In quest’ottica è stata promossa dalla Comunità Europea la Code Week e in Europa e nel mondo sono nati club di programmazione (es. CoderDojo) e iniziative nate in ambito extra scolastico (code.org) o di marca istituzionale (Programma il Futuro). Nel PNSD più spesso del termine coding viene utilizzato, viene utilizzato “pensiero computazionale”. Questo termine, nasce in ambito universitario per definire un modo di analizzare i problemi con l’ausilio delle macchine e in questo senso include il “coding”. Questo cambio di definizione, introduce un cambio di visione allargando il campo di lavoro: intendiamo il pensiero computazionale come un’attività di problem solving che ha la peculiarità di sfruttare le potenzialità della macchina per affrontare compiti specifici. Questa diventa così una modalità di lavoro che pone al centro lo studente: è lui il soggetto che pone il problema, che lo risolve e che perfeziona la soluzione, in una struttura di lavoro ciclica, dove il valore aggiunto è il suo lavoro. Il ruolo della macchina, dal computer all’automa, è quello di fornire uno strumento di estrema flessibilità e sicurezza, che sia oggetto e strumento per l’attività dello studente.
Per orientarsi…
In questa traccia troverete la documentazione di cinque attività di coding realizzate nel progetto Didatec. Queste attività sono state svolte nella scuola Primaria, ma, in quanto traccie non prescrittive, possono offrire spunti per eventuali lavori di verticalizzazione. Con diversi strumenti, affrontano percorsi legati a diversi ambiti disciplinari in risposta ai bisogni dello specifico contesto.
Io sono Pinocchio, di Patrizia Battegazzore, presenta la realizzazione della sequenza di un racconto con i Bee-Bot; ne Il mio amico dinosauro, Maria Daniela Corallo introdurrà Scratch per affrontare un argomento di Storia; Rodolfo Galati propone il coding come metodo per orientarsi e appropriarsi dei propri spazi in Abitare i luoghi; con Le magie dei micromondi, Angela Giuseppa Landi racconta un’esperienza con il software MicroMondi Jr sulle orme di una nota tartaruga; infine Caterina Moscetti ci parla di un’esperienza in cui si incontrano storytelling, coding ed ecologia in Digital storytelling: il riuso del calzino spaiato.
Per inserire la tematica del coding in un quadro più ampio, vi invitiamo alla lettura della scheda dell’Idea ICT Lab di Avanguardie Educative.
Aree trasversali dei laboratori formativi | Nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica |
Aree e ambiti di competenza (bilancio di competenze) | Area delle competenze relative all’insegnamento (didattica) – Organizzare delle situazioni di apprendimento – Coinvolgere gli studenti nel loro apprendimento e nel loro lavoroArea delle competenze relative alla partecipazione scolastica (Organizzazione) – Lavorare in gruppo tra insegnanti – Informare e coinvolgere i genitori Area delle competenze relative alla propria formazione (professionalità) |
Ambiti disciplinari e trasversali | Tecnologie per la didattica |
Livello scolastico | Primaria |